I moderatori hanno l'ordine di cancellare i contenuti indesiderati, come difetti fisici e povertà.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-03-2020]
TikTok, l'app un tempo nota come Musical.ly, è un servizio particolarmente popolare nelle fasce più giovani della popolazione, che amano condividere brevi video (fino a 60 secondi) che li ritraggano, modificandoli con filtri più o meno improbabili.
Curiosamente, sembra che TikTok sia usata soprattutto da persone di aspetto piacevole. Non che sia appannaggio dei "bellissimi", ma pare che l'app sia usata per lo più da chi certamente non s'è mai vergognato della propria immagine allo specchio.
Si potrebbe ragionare che chi ama mostrarsi in quel modo probabilmente è anche stato dotato di un'apparenza quantomeno graziosa da madre natura, ma secondo quanto pubblicato da The Intercept il motivo per cui su TikTok spopolano i belli è una vera e propria censura.
TikTok è nata in Cina, Paese dove le limitazioni alla libertà d'espressione sono la norma, non l'eccezione.
Lascia comunque un po' interdetti apprendere - come riporta The Intercept - che i brutti e i poveri sono banditi da un'app.
Le affermazioni si basano su «documenti interni», in base ai quali si apprende che i moderatori di TikTok, il cui compito sarebbe intercettare e far sparire il materiale illegale, sono spinti anche a cancellare i video in cui appaiono persone «brutte» e «povere».
Il motivo? È tutta una questione d'immagine (come d'altra parte ci si potrebbe aspettare da un'app creata appositamente per mettersi in mostra): la ragione che impone di censurare tutto ciò che rientra nella categoria "brutto" sta nel fatto che i nuovi utenti non devono pensare che su TikTok ci siano immagini meno che ideali e, perciò, siano spinti ad abbandonare il servizio.
L'elenco dei contenuti da cancellare comprende «persone con un fisico anormale», «volti brutti», «nanismo», «pance da birra evidenti», «rughe eccessive», «disturbi agli occhi» ma anche «ambienti squallidi» e «case fatiscenti». Ammessi invece i «bei paesaggi rurali».
«Questo tipo di ambiente» - spiega il documento - «non è adatto ai nuovi utenti perché non è raffinato né attraente». E, dato che la ricchezza di aziende come quella dietro a TikTok è costituita dagli utenti, bisogna stare attentissimi a non farseli scappare. Così tutto ciò che è brutto viene nascosto sotto al tappeto.
Dopo la pubblicazione dell'articolo che ha rivelato queste politiche, TikTok è intervenuta attraverso un portavoce. La smentita però non è stata completa: il portavoce s'è limitato a sottolineare come «la maggior parte delle linee guida non sia più in uso», mentre qualcosa «non è mai stata seguita».
Inoltre, l'app ha spiegato che la decisione di non mostrare certi contenuti si deve alla volontà di combattere il bullismo: l'idea era evitare che gli utenti affetti da difetti e deformità venissero attaccati dagli altri.
Insomma, TikTok a denti stretti ha ammesso che la censura c'è, o c'è stata. Ma - come sempre, in questi casi - per il bene degli utenti che la subiscono.
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