Lunedì 14 dicembre per circa un'ora quasi tutti i servizi di Google sono stati irraggiungibili, mettendo in ginocchio utenti e aziende.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-12-2020]
È durato tutto sommato poco il malfunzionamento che, nel primissimo pomeriggio di lunedì 14 dicembre, ha colpito quasi tutti i servizi di Google.
Di punto in bianco Gmail, YouTube, Google Maps, Google News, Calendar e soci hanno smesso di funzionare, restituendo una sconsolata pagina d'errore a chiunque tentasse d'accedervi.
I social network si sono riempiti di segnalazioni e, anche se il tutto s'è risolto quasi completamente nel giro di un'ora, l'accaduto ha lasciato il segno, svelando quanto in fondo sia fragile l'ecosistema su cui si basano molte attività lavorative.
Non si tratta soltanto di ricordare come una gran quantità di aziende faccia affidamento ai servizi forniti da Google per portare avanti la propria attività: è bene tenere anche presente che circa il 72% degli smartphone adopera Android, il cui funzionamento - soprattutto se si tratta della versione originale, non modificata dai singoli produttori - si appoggia pesantemente all'infrastruttura del gigante di Mountain View.
Moltissima gente, in quell'ora, s'è resa conto di non poter consultare la posta elettronica; allora ha magari deciso di guardare le ultime notizie, ma ha scoperto che Google News era in panne. Quindi ha forse pensato di attendere il ritorno alla normalità guardando un video su YouTube, ma anche questa possibilità gli è stata preclusa.
E così, saltando di servizio in servizio, s'è accorta di come buona parte della sua vita online dipenda dalla grande G a partire, naturalmente, dalla ricerca nel web che però, per sfortuna del concorrente diretto Bing, è rimasta attiva anche durante il disservizio.
Si potrebbe chiaramente aprire un lungo discorso circa la bontà dell'esistenza di un tale monopolio che gestisce tanta parte delle vite online, che sempre più importanti stanno diventando.
Per molti, però, più che un discorso teorico è importante non farsi trovare impreparati qualora succeda un'eventualità del genere, provvedendo a implementare da subito una soluzione di backup che possa entrare in funzione quando le cose vanno male: perché quanto successo ci ricorda che nemmeno Google è inaffondabile, e che i servizi che diamo per scontati sono in fondo il segno della profonda dipendenza che abbiamo da chi quegli stessi servizi fornisce.
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