Secondo il giudice, consegnarlo agli Usa rischia di portarlo al suicidio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-01-2021]
Le ultime notizie relativa a Julian Assange, il fondatore di Wikileaks che gli Usa vogliono perseguire per aver rivelato informazioni riservate, lo davano nel Regno Unito a scontare una breve condanna, inflittagli dopo essere stato scacciato dall'ambasciata ecuadoregna.
Trascorso quel periodo, per Assange è iniziato il dibattimento sulla possibilità di estradizione negli Stati Uniti: sul suo capo, infatti, pendono da una decina d'anni le accuse di spionaggio e complotto, e la giustizia statunitense vuole che ne risponda su suolo americano.
Il giudice britannico chiamato a valutare le condizioni per un'eventuale estradizione non è però dello stesso parere, avendo ravvisato un serio pericolo per Julian Assange stesso, qualora venisse consegnato agli Usa.
«Rilevo» - ha spiegato il giudice - «la presenza nelle note di voci che indicano il raggiungimento, a volte, di un umore molto migliore e di uno spirito più sereno, ma nel complesso l'impressione è quella di un uomo depresso e talvolta disperato, che teme sinceramente per il proprio futuro».
«Per tutte queste ragioni» - ha concluso il giudice - «ritengo che il rischio che il signor Assange commetta suicidio, qualora si dovesse imporre un ordine d'estradizione, sia concreto».
Julian Assange resterà quindi nel Regno Unito, ma la vicenda non è certamente qui finita. Gli Stati Uniti hanno già fatto sapere che intendono fare ricorso.
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