Liberare spazio? Basta cancellare tutti i dati e gli account

Come liberare spazio sulla rete informatica universitaria.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-04-2021]

wellington

Se pensate che la vostra giornata informatica stia andando maluccio, consolatevi: c'è qualcuno a cui è andata assai peggio.

Un paio di settimane fa i tecnici informatici della Victoria University di Wellington, in Nuova Zelanda, hanno avviato una procedura di manutenzione che aveva lo scopo di liberare spazio sulla rete informatica universitaria.

Il loro intento era eliminare i profili degli ex studenti che non erano più iscritti, ma le cose sono andate un po' diversamente dal previsto, e la storia ha fatto il giro del mondo.

Infatti, come riferiscono Ars Technica e una delle riviste degli studenti, The Critic, l'eliminazione ha avuto una portata leggermente superiore alle intenzioni: sono scomparsi anche i file dai desktop degli studenti attivi e i loro computer sono stati azzerati.

Si sono salvati soltanto i dati presenti sui dischi di rete dell'istituto e quelli custoditi sul cloud OneDrive di Microsoft. Alcuni studenti lamentano di aver perso un anno intero di dati che erano salvati esclusivamente sui loro computer locali (che ora, appunto, sono azzerati).

L'ipotesi formulata da Ars Technica è che si sia trattato di un errore di policy in Active Directory.

Disastri come questo sono sempre un promemoria importante della necessità di fare backup personali dei dati essenziali, anche se quei dati risiedono su una rete informatica che in teoria dovrebbe farne copie di sicurezza automaticamente.

In una situazione aziendale, tuttavia, le cose si complicano per via della necessità dell'azienda di tutelarsi (e tutelare i propri clienti) contro le fughe di dati. Sarebbe spiacevole che i dipendenti si portassero a casa la contabilità dell'intera società o i piani e progetti riservati, per poi dimenticarseli in giro o farseli rubare. Per non parlare dei dipendenti che attraversano la frontiera Svizzera-Italia con i dati bancari confidenziali dei clienti, ma questa è un'altra storia.

Morale della storia: se i dati sono strettamente vostri (una tesi, per esempio), non affidatevi ciecamente al reparto informatico pensando che tanto provvederanno loro di farne una copia. Fatela voi, fatene più di una, verificate periodicamente che siano leggibili e custodite il tutto con cura. Se invece i dati sono dell'azienda, parlate con il reparto informatico e verificate che ne venga fatto periodicamente un backup custodito in modo sicuro. In particolare, chiedete cosa succede ai dati salvati localmente.

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Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

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Commenti all'articolo (4)

Mi sembra piuttosto approssimativa e/o parziale. Leggi tutto
11-4-2021 17:38

{umby}
Gomez ha scritto: "Ma che degli studenti universitari facciano LA TESI solo sul cloud è da dementi, dovrebbero stracciargli il libretto e mandarli a raccogliere le cartacce col bastone col chiodo in punta." Concordo pienamente, ma sai, ci vorrebbe un corso obbligatorio come la patente auto prima di dare in mano a... Leggi tutto
11-4-2021 00:48

In effetti una bella formattazione ti regala un sacco di spazio... :-D Ma che degli studenti universitari facciano LA TESI solo sul cloud è da dementi, dovrebbero stracciargli il libretto e mandarli a raccogliere le cartacce col bastone col chiodo in punta. Leggi tutto
9-4-2021 20:27

{appunto}
Le cose si stanno complicando sempre più, e tenere a mente queste complicazioni sta diventando un secondo lavoro, molto stressante. In teoria tutto dovrebbe comunicare con tutto, ma in pratica, fra privacy malintesa, campanilismi, cialtroneria, pigrizia e assenza di pensiero cooperativo, è l'utente (in senso ampio) a... Leggi tutto
9-4-2021 17:18

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