[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-09-2021]
È morto a 81 anni dopo una lunga malattia (era malato di tumore da oltre 10 anni) sir Clive Sinclair, eclettico inventore e imprenditore britannico, che per molti è un nome familiare grazie alla famiglia di Home computer a 8 bit prodotti dalla Sinclair Research.
Il modello più famoso, lo ZX Spectrum, all'inizio degli anni ‘80 è stato il rivale diretto dell'americano Commodore 64, rispetto al quale offriva - è vero - un'esperienza per molti versi inferiore ma, allo stesso tempo, era venduto a un prezzo molto più economico.
Sir Clive non era però semplicemente "un informatico": è più corretto definirlo un inventore, che usò i proventi derivati dalla vendita dei suoi computer per finanziare la realizzazione di prodotti che, però, a differenza di quelli non ebbero successo, come il veicolo a pedali assistito da motore elettrico C5.
Nel 1986 sir Clive dovette vendere la Sinclair Research alla rivale Amstrad ma continuò a portare avanti il proprio spirito imprenditoriale impegnandosi soprattutto nel campo dei trasporti in cui, dopo il fallimento del C5, provò a sfondare con la bicicletta elettrica Zike nel 1997.
La figlia, Belinda Sinclair, ha ricordato come il padre sia stato attivo praticamente fino all'ultimo momento, continuando a lavorare sulle proprie invenzioni fino alla scorsa settimana «perché era ciò che amava fare».
«Era un uomo creativo e geniale e per lui [l'invenzione] era un'emozione e un'avventura; era la sua passione» ha commentato ancora la figlia, aggiungendo: «Credo che a volte sia stato un po' troppo in anticipo sui tempi».
In fondo, lo sfortunato C5, pur con tutti i suoi difetti (la scarsa autonomia, la mancanza di robustezza, l'assenza di un qualunque sistema per ripararsi dagli agenti atmosferici ha precorso la tendenza attuale che punta con decisione verso la mobilità elettrica.
«Era bravissimo a immaginare cose che potessero piacere alla gente, o di cui la gente potesse aver bisogno persino se ancora nemmeno sapevano di volerle» ha concluso Belinda Sinclair, ricordando il padre.
Ai più giovani forse il nome di Clive Sinclair non dirà molto ma, per chi c'era all'inizio dell'era dell'informatica "popolare", la sua morte è un richiamo a un'epoca pionieristica in cui il mondo dei computer sembrava offrire infinite possibilità in uno scenario molto lontano dall'omologazione e dall'imitazione pedissequa gli uni degli altri che, spesso, è la misura sulla quale i giganti di oggi basano lo sviluppo dei propri prodotti.
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