Resi noti anche i compensi per gli streamer più popolari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-10-2021]
L'intera piattaforma di streaming Twitch, dal codice sorgente alle password (crittografate) degli utenti: è questo il bottino della più recente incursione informatica, ed è stato tutto messo a disposizione via BitTorrent.
Il link, che punta a un file da 125 Gbyte, è stato postato su 4Chan. Dalle prime ricognizioni sul contenuto le affermazioni degli autori dell'attacco sembrano veritiere: non soltanto l'archivio contiene il codice di Twitch e gli hash delle password, ma anche i pagamenti corrisposti ai creatori di contenuti (dal 2019 a oggi), i client per desktop, smartphone e console, diversi kit di sviluppo e anche materiale inedito.
Il file ospita infatti un software che ha tutta l'aria di voler essere un diretto concorrente di Steam; porta il nome in codice Vapor ed è stato sviluppato dagli Amazon Game Studios, il che non è strano: dopotutto, Amazon è proprietaria di Twitch.
Inoltre, nell'archivio c'è anche il codice per un videogame, creato usando il motore Unity, chiamata Vapeworld.
I dati relativi ai guadagni degli streamer sono interessanti: si apprende infatti che alcuni dei migliori (ossia i più visti) possono arrivare ad accumulare anche milioni nel giro di un paio d'anni.
Per esempio Félix Lengyel, noto come xQcOW, tra agosto 2019 e ottobre 2021 ha messo da parte 8,5 milioni di dollari, senza contare ciò che avrà guadagnato dal merchandising e dagli sponsor.
La paternità dell'operazione non è chiarissima, ma pare legata all'hashtag #DoBetterTwitch, che ha avuto origine da una recente campagna di sensibilizzazione volta a eliminare le «espressioni d'odio» da Twitch: secondo gli autori della campagna, infatti, le comunità che si creano intorno agli streamer che operano su Twitch sarebbero «tossiche» e «colme d'odio».
Dal punto di vista degli utenti, tutto ciò spinge a consigliare di cambiare la password del proprio account Twitch. Dal punto di vista di Amazon, si tratta di un disastro non solo sul fronte della sicurezza, ma anche su quello delle pubbliche relazioni.
Se una sua creatura può essere così facilmente violata, in che condizioni saranno tutti i servizi che si appoggiano ad AWS, la piattaforma di cloud computing di proprietà di Amazon stessa?
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