È una delle versioni più apprezzate del sistema di Microsoft, e ha ancora un dignitoso numero di utenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-10-2021]
È stato lanciato sul mercato il 25 ottobre 2001 e, all'inizio, dava l'impressione di essere soltanto una versione gommosa (per via dell'interfaccia) e instabile (per via dei bug) di Windows 2000, che invece era riuscito a conquistarsi la fama di sistema operativo affidabile, anche se poco adatto all'uso domestico.
Poi, Service Pack dopo Service Pack, i crash sono diminuiti drasticamente, la gommosità è diventata familiare, e Windows XP è diventato una delle versioni di Windows più apprezzate, tanto che al momento della cessazione del supporto, nel 2014, in molti si sono rifiutati di abbandonarlo.
In questi giorni Windows XP compie vent'anni e ha ormai una quota di mercato minuscola, almeno a livello mondiale: se diamo credito alle statistiche di StatCounter essa si aggira intorno allo 0,6% dei PC di tutto il mondo: una percentuale irrisoria, ma che - considerata l'ampiezza della base installata - comprende ancora milioni di macchine.
Insomma, Windows XP non è ancora morto: chi ha evitato come la peste Windows Vista non s'è fatto incantare nemmeno da Windows 7 (che col tempo ha finito con l'essere considerato una sorta di Windows XP 2, dal punto di vista dell'apprezzamento da parte degli utenti), da Windows 8, da Windows 10 e men che meno dal recentissimo Windows 11.
Ciò è dovuto probabilmente al fatto che con Windows XP, in linea di massima, si può ancora fare molto di tutto ciò che serve a un utente domestico che si destreggia tra documenti di testo, posta elettronica e la navigazione su qualche sito web.
L'avanzare dell'età dei PC attrezzati con Windows XP e la crescente incompatibilità dei servizi e dei software moderni con l'anziano sistema prima o poi ne decreteranno definitivamente la scomparsa, ma quel momento non pare ancora troppo vicino, anche se navigare in Internet con un sistema non più aggiornato da oltre 7 anni significa andare in cerca di guai.
D'altra parte, c'è chi usa Windows XP proprio per la sua vetustà. Risale ad appena un paio d'anni fa la foto di Vladimir Putin ritratto davanti a un computer con Windows XP, utilizzato - a quanto pare - perché appartenente a una generazione di sistemi operativi non infarciti di servizi come la telemetria, che invia a Microsoft quantità di dati fin troppo grandi.
Ancora, i dati di StatCounter mostrano che ci sono interi Paesi in cui Windows XP non ha percentuali di utenti da prefisso telefonico, anzi. In Armenia, infatti, addirittura il 53,5% dei PC che navigano nel web lo usa tuttora.
A tutto ciò, infine, bisogna aggiungere quelle organizzazioni che ancora adoperano Windows XP su sistemi che non vengono cambiati semplicemente perché funzionano o perché fanno affidamento su software proprietari a 32 bit che sui sistemi più recenti avrebbero problemi, e quei sistemi embedded, anche importanti (come certi Bancomat, per esempio), per i quali il tempo s'è fermato all'inizio degli anni '10.
Insomma, usare Windows XP nel 2021 è certamente un pericolo per la sicurezza, soprattutto se esso viene adoperato in sistemi critici aziendali, per i quali un attacco ransomware o mirato al furto di dati sarebbe particolarmente grave, eppure, pur sapendo tutto ciò, ci sono milioni di persone che non hanno intenzione di cambiare un ambiente che sentono a loro familiare.
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