Il gestore dei file di Windows 11 ora mostra annunci relativi ad altri prodotti Microsoft. E potrebbe essere solo l'inizio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-03-2022]
Non ci sono soltanto novità gradite e attese tra le modifiche che Microsoft sta apportando alla versione di Esplora File in Windows 11.
Accanto all'introduzione delle schede, infatti, Microsoft ha riesumato un vecchio esperimento che pareva svanito nell'oblio: la pubblicità.
Già nel 2017 erano infatti apparsi i primi banner pubblicitari all'interno di Esplora File in Windows 10; si trattava di annunci poco invasivi e relativi ad altri prodotti della stessa azienda, ma le reazioni degli utenti che avevano avuto la ventura di imbattersi in essi erano state tutt'altro che positive.
Ora, come ha scoperto l'utente di Twitter Florian, Microsoft ha deciso di riprovarci con l'ultima versione di Windows 11 disponibile agli iscritti a Windows Insider e probabilmente, come Florian stesso ha commentato, «qualcuno darà di matto se Microsoft inizia ad aggiungere la pubblicità in Esplora File».
Nel caso dello spot visto e segnalato su Twitter con uno screenshot, il contenuto riguardava Microsoft Editor, un assistente per la scrittura disponibile per alcuni programmi di Office e per i browser basati su Chromium.
Un utente che ha commentato la segnalazione ha riportato che, nel suo caso, Esplora File ha mostrato la pubblicità di alcuni modelli per PowerPoint da scaricare dal sito ufficiale di Office.
In entrambi i casi si tratta dunque ancora di pubblicità di altri prodotti Microsoft ma chiaramente nulla vieta - se la funzionalità verrà introdotta definitivamente - che gli spazi pubblicitari sui computer degli utenti vengano venduti a terze parti, ammesso che sia questa la strada che a Redmond intendono imboccare.
Esplora File non è peraltro l'unico componente di Windows in cui è stata avvistata della pubblicità nel corso degli anni. In passato spot sono apparsi nella schermata di blocco, nel menu Start e anche nella barra delle applicazioni.
Questi esperimenti - che finora non sono mai entrati in via definitiva nella versione stabile di Windows - e le modifiche che Microsoft sta apportando a Windows 11, come la sempre maggiore integrazione con i servizi erogati via Internet quale la necessità di un account Microsoft per poter usare il sistema, portano a constatare come, mentre il confine tra computer personale e web diventa sempre più labile, anche certe "caratteristiche" che sono normali durante la navigazione e spesso vitali per l'esistenza stessa di molti siti, come per l'appunto la pubblicità, inizino a filtrare anche nell'esperienza desktop.
Difficile, però, giustificare la presenza di banner pubblicitari all'interno di applicazioni desktop e utility come Esplora File: non servono all'utente, che anzi li trova intrusivi, e non sono indispensabili a Microsoft che, a differenza dei siti, un proprio guadagno dalla vendita di Windows già l'ha tratto.
A meno che, naturalmente, il futuro non riservi un cambio di strategia anche sul fronte della vendita dei sistemi operativi.
Dopotutto, già ora molti adoperano Windows 10 o 11 senza aver acquistato una licenza specifica, ma avendo semplicemente aggiornato un PC già esistente in modo del tutto gratuito.
Il prossimo passo potrebbe essere quello che comprende un modello in base al quale Windows diventa davvero completamente gratuito ma obbliga alla visualizzazione di alcune pubblicità nei vari software che lo compongono, e magari offre pure un altro modello in cui il sistema operativo è fornito - per esempio in versione Pro - senza pubblicità ma dietro il pagamento di un abbonamento annuale, come già capita per certi software (come quelli di Adobe).
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