Dopo essersi lamentato della mancanza di libertà di espressione sulla piattaforma, ora vuol forse comprarla per “liberarla”?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-04-2022]
Lo scorso 25 marzo Elon Musk pubblicò sul proprio profilo Twitter un sondaggio che, premettendo che «la libertà di espressione è essenziale per una democrazia funzionante», chiedeva: «Pensate che Twitter aderisca in maniera rigorosa a questo principio?».
Il 70% degli oltre 2 milioni di votanti rispose «No» e si spera l'abbiano fatto con cognizione di causa perché Musk aveva anche precisato: «Le conseguenze di questo sondaggio saranno importanti. Per cortesia, votate con attenzione».
Ora alcune di quelle conseguenze iniziano a manifestarsi. Musk, che in passato aveva più volte criticato l'abitudine di Twitter di silenziare le opinioni con cui la dirigenza non era d'accordo e che si è sempre definito «un assolutista della libertà di espressione», ha acquistato il 9,2% delle azioni del social network.
L'acquisto in realtà è avvenuto il 14 marzo, ma la notizia s'è diffusa soltanto in queste ore, causando peraltro un immediato aumento del valore delle azioni di Twitter.
Considerati i rilievi fatti in tempi recenti circa la gestione della piattaforma, tuttavia, la vera domanda è: quali sono i veri piani di Elon Musk?
Ufficialmente la sua è una «partecipazione passiva» (ossia non finalizzata a influire sulla gestione dell'azienda) ma gli analisti che hanno commentato l'accaduto sono concordi nel ritenere ben probabile che in un prossimo futuro l'imprenditore intenda acquisire il controllo di Twitter arrivando «a una specie di acquisizione», come ha commentato Dan Ives di Wedbush Securities, parlando a CNBC.
Ad aumentare il peso di questa ipotesi c'è anche il fatto che, sempre in tempi recenti, Musk ha ventilato l'ipotesi di aprire un proprio social network realizzato all'insegna della libertà d'espressione: ora potrebbe aver semplicemente cambiato idea rendendosi conto che per uno degli uomini più ricchi del mondo è forse più pratico acquisire il controllo di una piattaforma esistente e molto frequentata piuttosto che crearne una nuova da zero.
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Twitter, l'influenza di Elon Musk si sente già
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