L'antivirus open source ClamAV raggiunge la versione 1.0

Chi l'ha detto che a Linux non serve un antivirus?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-11-2022]

ClamAV Logo

Quando si parla di software di sicurezza in generale e antivirus in particolare, generalmente le soluzioni per Linux non sono particolarmente considerate: la diffusa percezione (per quanto infondata) che esso sia un sistema "sicuro" e non abbia bisogno di difendersi dal malware fa sì che le offerte in questo campo siano limitate.

Non è un caso se alcuni grandi produttori di antivirus avessero a catalogo, in passato, versioni per Linux dei propri prodotti ma poi abbiano deciso di eliminarle proprio perché erano scarsamente usate.

Eppure un antivirus (in senso ampio) per Linux non è inutile: non soltanto perché consente di individuare i malware per altri sistemi operativi che dovessero transitare su un sistema Linux, ma anche perché, nonostante la convinzione generale, software malevoli per Linux esistono.

Per dotare il proprio computer con Linux non è necessario rivolgersi a soluzioni proprietarie: esiste infatti da vent'anni anni un antivirus completamente open source, che ora ha raggiunto la versione 1.0.

Si tratta di ClamAV, la cui prima versione ufficialmente stabile è anche considerata una LTS (Long Term Support), ossia è pensata per ricevere aggiornamenti per almeno tre anni dalla data di rilascio.

ClamAV, in sé, offre un'interfaccia a linea di comando che si attiva tramite il comando clamscan e consente l'aggiornamento del database dei virus tramite il comando freshclam.

Esiste però anche un'interfaccia grafica, ClamTk che rende più semplice l'utilizzo dell'antivirus open source a quanti non hanno troppa familiarità con il terminale.

Il motore di ClamAV può essere peraltro adoperato anche sotto Windows grazie a ClamWin, sebbene sia ben noto che per il sistema di Microsoft le alternative (proprietarie, però) non mancano.

ClamAV offre le funzioni di base che ci si aspetta da un antivirus (come la scansione di file e cartelle, la possibilità di pianificare le scansioni, o l'opzione che consente di impostare una whitelist) ma bisogna ammettere che spesso non è alla pari con le alternative proprietarie.

Non soltanto non dispone di una componente che sorveglia in tempo reale il PC, ma non è tanto brillante quanto la concorrenza nell'individuazione delle minacce e mostra una certa propensione a rilevare dei falsi positivi.

È pur vero, d'altra parte, che nei due decenni di sviluppo le prestazioni di ClamAV sono seriamente migliorate, ma ancora non si dimostra sempre all'altezza delle alternative.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

Difatti io uso solo un os. Ma per inviare files casomai scansiono su VirusTotal. Leggi tutto
1-12-2022 17:47

Infatti lo usavo per scansionare la partizione in comune con windows, ma non sono così sicuro che un virus windows non possa far danni su una home linux, se nascosto in un file utilizzato in entrambi i sistemi. Quasi sicuramente non potrà uscire dalla home e danneggiare il sistema, ma francamente, come dicevo, per ripristinare un... Leggi tutto
1-12-2022 10:03

Uso clamav sul mail server perché... ecco... non lo so perché. Probabilmente rileva solo l'eicar test, in compenso usa un sacco di ram e rallenta il processo di tutte le mail...
1-12-2022 09:49

Purtroppo non è sempre vero, vedasi ad es. qui. Certo la probabilità di infezioni trasversali è bassa, ma lo è di più se il sistema è nativamente solo di un OS. Leggi tutto
1-12-2022 07:14

È improbabile, visto che clamav cerca virus Windows, e quelli su Linux non hanno effetto. Leggi tutto
30-11-2022 22:38

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