Lo rivela un ex dipendente dell'azienda.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2023]
Se avete sullo smartphone le app di Facebook e Facebook Messenger, e vi è mai capitato di sospettare che sia colpa loro se la batteria si scarica rapidamente, ora potete tranquillizzarvi: quel sospetto è realtà.
Un ex dipendente di Facebook, George Hayward, ha infatti dichiarato in un'intervista al New York Post che Facebook causa di proposito lo scaricamento delle batterie degli smartphone degli utenti per condurre una pratica chiamata negative testing.
Il negative testing, in linea di principio, non è un male: consiste nel mettere alla prova un software sottoponendogli degli input non validi, così da capire come esso reagisca a un utilizzo improprio e individuare eventuali problemi.
Ciò che non va nel negative testing di Facebook è che esso viene condotto sugli smartphone degli utenti tramite le app citate senza che questi ne siano informati: l'azienda attiva una funzionalità sperimentale in sé magari anche innocua (come un sistema alternativo per visualizzare le immagini) e, così facendo, causa un consumo eccessivo della batteria.
In effetti, Hayward è oggi un "ex dipendente" di Facebook proprio perché s'è rifiutato di assecondare questa pratica: quando la sua manager gli ha chiesto di condurre uno dei questi test negativi ha risposto che non si sentiva a proprio agio nel farlo, poiché «avrebbe potuto fare del male a qualcuno».
Il modo in cui ciò può succedere è evidente: l'utente potrebbe aver bisogno di usare il telefono in condizione di emergenza e questo potrebbe non avere carica sufficiente per funzionare a causa dei test di Facebook, quando invece in condizioni normali avrebbe potuto continuare a operare normalmente.
«Causando danno a pochi possiamo aiutare le masse» avrebbe risposto la manager alle obiezioni di Hayward, il quale però non s'è lasciato convincere - «Qualunque analista che si rispetti sa che non si danneggiano le persone» ha dichiarato al Post - e per questo motivo ha perso il lavoro.
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