Per il fondatore di Facebook l'azienda della mela ha smesso di innovare sin dal lancio dell'iPhone.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-01-2025]
Si sta davvero riposizionando Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, e creando una sorta di versione "trumpiana" di sé stesso, una versione che ha già abolito i fact-checker e rivisto le politiche censorie di Meta.
Da ultimo, ha partecipato anche al popolare podcast di Joe Rogan, The Joe Rogan Experience, in una puntata durante la quale ha fatto diverse affermazioni che paiono in contrasto con la sua versione precedente e ha attaccato Apple.
Nel corso del programma, Zuckerberg ha innanzitutto candidamente affermato che fino a ieri su Facebook e Instagram era attiva una censura - a opera dei fact-checker - «che pareva uscita da 1984», la famosa opera di George Orwell; poi ha confessato di aver ricevuto ordine dal governo americano di censurare certe informazioni relative alla pandemia da Covid-19.
Infine s'è rivolto contro Apple, che Meta da sempre considera la propria rivale.
«Non inventano niente di notevole da un po'» ha dichiarato il CEO di Meta. «È come se Steve Jobs avesse inventato l'iPhone e adesso lo stessero mungendo ancora oggi, 20 anni dopo».
Questa situazione peraltro non gli dispiace: per come la vede, un'azienda che non innova alla fine «verrà battuta da qualcuno» che sia capace di innovare. L'idea naturalmente è che questo qualcuno sia Meta, anche se non proprio tutte le sue scommesse si sono rivelate vincenti.
Quel che invece di Apple a Mark Zuckerberg sono altre pratiche, come la commissione del 30% che gli sviluppatori software e i produttori di accessori devono versare a Apple, o l'utilizzo a suo dire pretestuoso di argomenti come privacy e sicurezza per impedire ai concorrenti di entrare nell'ecosistema della mela.
L'intera puntata - che riportiamo in fondo all'articolo - dura quasi tre ore e contiene diverse rivelazioni interessanti, ma è anche un segno chiaro delle tensioni che vanno crescendo tra i due giganti della tecnologia.
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