[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-10-2025]
Durante lo scorso mese Apple ha presentato gli AirPods Pro 3, una nuova iterazione dei suoi auricolari wireless, introducendo alcune modifiche nel design e nelle funzionalità. Ora l'analisi condotta da iFixit, senza troppa sorpresa, mostra che la riparabilità del prodotto rimane pressoché nulla. Il teardown ha evidenziato che per accedere ai componenti interni è necessario distruggere fisicamente gli auricolari, rendendo impossibile qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria. Il punteggio assegnato da iFixit è stato quindi un netto zero su dieci.
La batteria interna degli auricolari ha una capacità di 0,221 Wh, mentre la custodia di ricarica contiene una singola cella da 1,334 Wh. Si tratta di una differenza significativa rispetto alla generazione precedente, che impiegava due celle nella custodia. Questa scelta progettuale ha comportato una riduzione dell'autonomia complessiva, che passa da 30 a 24 ore. Anche il numero di magneti in terre rare è stato ridotto, ma la disposizione interna consente comunque la compatibilità con la ricarica MagSafe e Qi2.
Il nuovo design include gommini infusi di schiuma, visibili solo al microscopio, che migliorano l'isolamento passivo. Apple ha introdotto cinque taglie, dalla XXS alla L, per adattarsi a una gamma più ampia di conformazioni auricolari. La forma degli auricolari è stata leggermente modificata, con una "gambetta" più prominente, pensata per migliorare la vestibilità.
Dal punto di vista funzionale, gli AirPods Pro 3 mantengono il chip già visto nella generazione precedente. La cancellazione attiva del rumore è stata ulteriormente ottimizzata, con un'efficacia dichiarata fino a quattro volte superiore rispetto alla prima generazione e il doppio rispetto agli AirPods Pro 2. Il miglioramento è attribuito sia ai nuovi gommini sia all'audio computazionale, che sfrutta microfoni interni e modelli di intelligenza artificiale per ridurre i rumori ambientali. Una novità rilevante è l'introduzione del sensore per il rilevamento della frequenza cardiaca, posizionato sulla parte frontale dell'auricolare. A contatto diretto con la pelle, questo elemento apre a nuove possibilità di monitoraggio biometrico; ma Apple non ha ancora chiarito come verrà integrato nei suoi ecosistemi software.
La custodia di ricarica è stata riprogettata con un pulsante capacitivo e supporta il Precision Finding grazie al chip U2, che offre un raggio di localizzazione più ampio. La certificazione IP57 garantisce una resistenza migliorata a polvere, sudore e immersioni leggere.
Nonostante le migliorie tecniche e funzionali, la filosofia costruttiva di Apple non è cambiata. La batteria è sigillata con adesivo, rendendo la sostituzione un'operazione complessa e rischiosa. Anche la batteria della custodia è incollata e qualsiasi tentativo di apertura comporta danni estetici. L'uso del calore per sciogliere l'adesivo e la necessità di scollegare cavi interni rendono la procedura inadatta alla maggior parte dei laboratori di riparazione. Gli AirPods Pro 3 rappresenteranno anche un'evoluzione sul piano dell'ergonomia e delle funzionalità ma confermano la tendenza di Apple a privilegiare il design integrato e non riparabile. Per gli utenti questo significa che l'usura della batteria o eventuali guasti comporteranno la sostituzione dell'intero prodotto, con implicazioni economiche e ambientali non trascurabili.
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