Il ministro più kitsch del governo italiano è a seguito di Ciampi nel suo viaggio nella terra d'Oriente. Il campione italiano delle leggi illiberali sulla Rete, oggi incontra i maestri dela censura digitale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-12-2004]
Parlando della visita presidenziale in Cina, Giuliano Urbani ha dichiarato alla stampa: "I cinesi ci hanno sempre ammirato, prima come produttori di arte e di cultura, oggi come creatori di moda e di design, l'arte e la cultura del nostro tempo".
Dire che l'immenso patrimonio culturale italiano si limita a produrre, oggi, una creatività funzionale alle esigenze dell'industria e del marketing, è un po' riduttivo. Ma se a sostenerlo è il ministro dei beni culturali, vuol dire che siamo proprio alla frutta.
Battute infelici a parte, siamo davvero curiosi di sapere se Urbani affronterà con il governo di Pechino la questione dei diritti digitali. Lui, che ha introdotto nel diritto italiano aspetti censori a cui non eravamo abituati, sarà a contatto con chi la censura la attua senza limiti, anche e soprattutto con metodi violenti e repressivi.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|