Sta per essere applicato anche ai dipendenti di Infostrada il Contratto Nazionale delle imprese di Servizi delle telecomunicazioni; le Aziende non potranno più fare dumping contrattuale, cioè farsi concorrenza applicando il contratto a loro più favorevole.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-11-2001]
In questi giorni Infostrada sta trattando con Cgil, Cisl e Uil l'applicazione del Contratto Nazionale delle Imprese di Servizi di Telecomunicazioni ai propri dipendenti che finora erano stati soggetti al Contratto Nazionale dei Metalmeccanici.
Vi era stata una certa resistenza, da parte degli stessi Sindacati dei Metalmeccanici, a far uscire dal proprio ambito contrattuale le nuove aziende delle telefonia fissa e mobile come Infostrada e Omnitel, nate come costola di un'azienda metalmeccanica come l'Olivetti.
Tale resistenza è più che comprensibile se pensiamo che il tradizionale comparto dell'industria metalmeccanica non fa altro che perdere occupati e tessere, con un continuo processo di invecchiamento della classe operaia mentre il comparto delle Tlc ha visto assunzioni e ingresso di giovani nel Sindacato.
Il Contratto Nazionale delle Imprese di Servizi di Tlc si applica già a Telecom Italia, Tim, Telecom Italia Lab, Wind e Blu; è un contratto nazionale su cui si innestano i vari contratti integrativi aziendali per le specificità dell'organizzazione del lavoro e dei premi di produttività.
Sarà più difficile per le Aziende farsi concorrenza speculando sulle condizioni retributive e normative dei lavoratori, fare il cosidetto shopping contrattuale scegliendo fra i tanti il contratto di lavoro più conveniente per le proprie esigenze.
L'adozione di un unico contratto non porta automaticamente a una maggiore equità nelle condizioni di lavoro nelle Tlc; l'adozione di tutta la gamma dei contatti atipici (dal telelavoro al part-time, dall'interinale a termine fino alla frequente collaborazione continuativa e l'outsourcing) verso aziende che non applicano lo stesso contratto frantuma la forza lavoro, spesso giovane e ancora scarsamente sindacalizzata. Il risultato è che si rende difficile l'organizzazione e la rappresentanza da parte del Sindacato.
Dalla parte imprenditoriale, vedremo se la FederComin (Federazione della Confindustria per il settore delle Tlc) saprà ritagliarsi spazio, ottenere peso e delega dalle Aziende e dalle Associazioni che la costituiscono, prima fra tutte l'Assinform; quest'ultima nei prossimi giorni presenterà il suo rapporto annuo sull'occupazione nel settore dell'ICT: vedremo quindi se l'area del Contratto delle Imprese di Tlc si allargherà a tutto il settore dell'ICT in Italia.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|