Crisi economica della stampa, ma non dell'online

Varato in Francia il piano triennale di sostegno economico. Le difficoltà del settore provocheranno un maggior beneficio a vantaggio delle edizioni digitali.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-01-2009]

presse

Sulla scia degli "stati generali della stampa scritta" voluti dal presidente Sarkozy per fare il punto della crisi nel settore dell'editoria dell'informazione, è stato presentato il piano triennale di sostegno economico del costo complessivo di circa 600 milioni di euro.

Le misure sono ispirate in gran parte dal contenuto del libro verde consegnato nelle settimane scorse al ministro della cultura e comunicazioni Christine Albanel e puntano decisamente al sostegno della stampa digitale mediante specifiche esenzioni fiscali.

Proseguendo nella sua personale visione di cosa debbe divenire l'Internet e di come debba essere regolamentato, Sarkozy ha fatto sua la proposta di uno dei gruppi di studio e ha varato la creazione di uno "statuto degli editori online" che sarà governato da due criteri essenziali: l'impiego esclusivo di giornalisti professionisti e la messa a disposizione dei contenuti originali trattati negli articoli pubblicati.

"Quale contropartita" precisa il presidente francese, "nascerà il diritto ad usufruire del regime fiscale delle imprese editoriali" e specialmente dell'esenzione della tassa di iscrizione professionale, mentre verrebbe proseguita l'opera di convincimento nei confronti dei partener europei perché venga ridotta l'imposizione fiscale anche per le stampa online.

Attualmente lo Stato francese riserva ai giornali stampati appena un quinto delle spese stanziate al capitolo comunicazioni e poco o nulla alle pubblicazioni digitali; il preannunciato raddoppio dei finanziamenti pubblici aumenterebbe perciò di 20 milioni di euro le somme messe dall'erario a disposizione degli editori. Inoltre per quanto attiene le versioni digitali, i diritti di autore cesseranno di fare riferimento al supporto cartaceo ma verranno conteggiati sulla base della diffusione rapportata alle 24 ore.

Descritto così l'indirizzo potrebbe anche essere condiviso, se non fosse per una precisazione che lascia perplessi; e cioè quel richiamo a un "regime di estrema responsabilità" adattata alla "realtà tecnologica dell'internet" contenuto nel discorso di Sarkozy.

La chiave di lettura potrebbe anche essere quella di vincolare la sopravvivenza dell'informazione a due soli parametri entrambi governati dal potere politico: la concessione (e la revoca) del riconoscimento professionale e il finanziamento pubblico agli editori che in gran parte dei casi ne permette la sopravvivenza.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Concordo e sottoscrivo. :clap: Leggi tutto
13-5-2009 10:59

Se un giornale smette di vendere una copia cartacea ma acquista decine di utenti ed una visibilità mondiale grazie ad Internet io non parlerei di "crisi", ma di condizioni del tutto favorevoli alla diffusione della cultura moderna... Le possibilità per sfruttare questa visibilità sono tante, ma come al solito si va per quella... Leggi tutto
24-1-2009 20:16

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