Quasi pronto il testo del provvedimento che regolamenterà la telefonia via internet italiana. È davvero una rivoluzione alla portata di tutti? Quello che non ci raccontano sul business del futuro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2006]
Il sito AGCOM (il garante delle comunicazioni) annuncia la pubblicazione della "prima disciplina organica della telefonia via Internet (VoIP)". Il testo sottolinea il fatto che la disciplina sarà tra le prime in Europa, portando avanti il nostro paese nella regolamentazione di un settore in piena esplosione.
I principali punti affrontati dalla direttiva, il cui testo sarà disponibile entro pochi giorni, riguardano i servizi geografici e quelli "nomadici". In particolare ai primi è riservato il prefisso "0" mentre ai secondi verrà riservato il prefisso "5". Saranno regolamentate anche la cosiddetta "number portability" e l'iscrizione agli elenchi pubblici.
Fa senz'altro piacere che l'authority si interessi e legiferi in un settore in piena espansione. Ma il telefono via internet non è cosa semplice da gestire, e molto spesso i disagi che reca superano i benefici. Cerchiamo in queste pagine di fare un po' di chiarezza sui limiti di questa tecnologia, visto che la pubblicità pensa già a decantarne i pregi più che abbondantemente.
Nessuno mette in evidenza un aspetto tecnico fondamentale: la linea di Telecom, che entra in casa nostra e fa funzionare il telefono, è una linea elettrica a bassa tensione su cui scorrono segnali analogici. E' una linea di Rete Telefonica Generale, chiamata "Linea Rtg" o con l'equivalente acronimo inglese "Pstn" (Public Switched Telephone Network).
Fisicamente è il cosiddetto doppino, composto da due fili intrecciati; è un semplice collegamento elettrico diretto con la centrale più vicina. La linea Rtg trasporta nelle due direzioni i segnali audio analogici all'auricolare e dal microfono, la corrente alternata per lo squillo della suoneria, la variazione di tensione che informa la centrale che abbiamo sollevato o riagganciato la cornetta; l'energia per il funzionamento del circuitino elettronico che genera i toni quando facciamo il numero e anche gli impulsi prodotti dalla rotazione del numeratore di chi ancora usa il telefono a disco.
La linea telefonica Rtg, dunque, è solo una prolunga elettrica che serve a collegare il nostro telefono (apparecchio analogico estremamente semplice e "non intelligente") alla centrale di Telecom in cui risiede tutta la tecnologia, l'energia e l'intelligenza per le connessioni agli altri utenti. In casa nostra non serve altro che il collegamento fisico dei nostri apparecchi al filo per usare il servizio; tutto il resto, energia compresa, è presso Telecom.
Insomma, il funzionamento del servizio telefonico su linea Rtg è tecnicamente paragonabile a quello del citofono di un condominio, in cui la cornetta in casa nostra è una periferica passiva dell'impianto condominiale che funziona anche se nel nostro appartamento manca la corrente.
Per la sola telefonia, e per il fax, il fatto che il segnale sul filo sia analogico, e che il servizio funzioni nel modo descritto, non è una limitazione; al contrario è un vantaggio in termini di affidabilità, semplicità dell'impianto domestico e qualità della voce. Finchè non si interrompe fisicamente il filo, il servizio funziona anche in caso di blackout, inondazione, calamità varie.
Leggi la seconda parte: Non è tutto come sembra
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