La promozione di Edge si fa sempre più aggressiva.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-09-2018]
In tutta onestà, bisogna riconoscere che Microsoft Edge, il browser incluso di default in Windows 10, non è poi un cattivo software.
Ha tuttavia delle difficoltà nel farsi amare: deve affrontare la pesante eredità di Internet Explorer, ha acquisito solo nel tempo funzioni di cui gli altri browser disponevano già, e la maggior parte degli utenti, una volta adagiatasi su un browser gradito (di solito Google Chrome), non vede motivi per cambiare.
C'è poi un'ulteriore ragione se Edge fatica un po': i tentativi di Microsoft di costringere gli utenti ad adottarlo, che finiscono con l'ottenere l'effetto opposto.
Gli utenti di Windows 10 sanno perfettamente che, quando cercano di sostituire il browser di default - Edge, per l'appunto - con quello di loro preferenza si vedono apparire una finestrella che decanta le lodi del browser di Microsoft e cerca di convincerli a desistere.
Nei giorni scorsi, però, il gigante di Redmond ha messo in campo una nuova tattica ancora più aggressiva, sebbene apparentemente limitata agli iscritti al programma Windows Insider.
Per un certo tempo, chi cercava di installare un browser alternativo nelle versioni di anteprima di Windows 10 otteneva innanzitutto una finestra che provava a dissuaderlo dicendo: «Hai già Microsoft Edge, il browser più veloce e sicuro per Windows 10» e offrendo a malincuore la possibilità di proseguire comunque con l'installazione.
Un'intromissione tanto decisa non è stata gradita dalla comunità di Windows Insider, che ha iniziato immediatamente a protestare (probabilmente giurando di non usare mai più Edge anche solo per principio).
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Alla fine Microsoft è dovuta intervenire personalmente, spiegando che si trattava soltanto di «un esperimento», o «un test». Ciò non ha fatto altro che spingere gli utenti a domandarsi «Test di che cosa?» dato che non si trattava di una vera, nuova funzionalità, ma soltanto di un fastidio in più. Forse era un test della pazienza degli utenti.
Al momento il popup è stato disabilitato, ma non è detto che non torni a farsi vivo in un prossimo aggiornamento (e magari sia esteso a tutti gli utenti): dopotutto, al di là delle proteste, ciò che davvero interessa a Microsoft è sapere quanti utenti esso ha convinto a non sostituire Edge con qualche concorrente.
In ogni caso, è bene ricordare che Microsoft non è l'unica a spingere i propri prodotti in ogni occasione: anche Google e YouTube, appena possono, provano a proporre Chrome, anche se magari lo fanno in maniera più discreta.
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