Come i fantomatici occhiali a raggi X, non si lascia bloccare dagli abiti ma identifica qualunque oggetto si porti con sé. Per la nostra sicurezza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-03-2008]
Fin dove si è disposti ad arrivare in nome della sicurezza? Già ora siamo ripresi da telecamere quasi dovunque andiamo, la richiesta di dati personali per identificare eventuali minacce aumenta e nuovi dispositivi vengono inventati per far sapere a chi di dovere ogni informazione sui nostri spostamenti.
Ora è la volta di realizzare il sogno di chi si sia fatto a suo tempo abbagliare dal sogno di occhiali a raggi X che permetterebbero di sbirciare sotto gli abiti. In Gran Bretagna, infatti, è stata realizzata la telecamera che vede oltre i vestiti.
La ditta che l'ha creata si chiama ThruVision e, dal motto che campeggia nella homepage del sito (la foto di una affollata fermata metropolitana con sovrimpressa la scritta "Stanno macchinando una minaccia?"), pare chiaro quale sia la missione che sente propria: difendere gli inermi cittadini dalle minacce terroristiche.
La cam che vede attraverso i vestiti, battezzata T5000, non sarà però uno strumento per guardoni: non permetterà infatti - dice l'azienda - di riconoscere i dettagli anatomici delle persone.
Sarà invece utilissima per identificare armi nascoste, esplosivi, droghe, plastiche, ceramiche e quant'altro venga celato tra gli abiti, grazie a una tecnologia basata sui cosiddetti T-rays, ossia le frequenze elettromagnetiche comprese nel range dei TeraHertz.
Ogni materiale, infatti, emette delle deboli radiazioni elettromagnetiche che sono univoche per ciascuna sorgente: la T5000 è dunque in grado di rilevarle (fino a una distanza di 25 metri e anche se i soggetti sono in movimento) e poi identificare il materiale che le ha emesse, permettendo ai sorveglianti di intervenire a colpo sicuro qualora venga trovato qualcosa di sospetto.
Inoltre una scansione di questo tipo è completamente innocua per le persone, dicono alla ThruVision, almeno se non si prende in considerazione la violazione della privacy: il dispositivo si limita infatti a raccogliere passivamente i raggi T senza emettere alcunché, come invece avviene con gli apparecchi a raggi X.
L'impiego principale - com'è ovvio - riguarda la sicurezza negli aeroporti ma nulla vieta che, se avrà successo, questa tecnologia trovi numerosi ulteriori luoghi di applicazione.
"Atti di terrorismo hanno sconvolto il mondo negli ulitmi anni e le misure di sicurezza sono state aumentate globalmente. La capacità di vedere oggetti metallici e non-metallici addosso alle persone fin da 25 metri è certamente un'abilità chiave che migliorerà l'installazione dei sistemi di sicurezza", ha detto il Ceo di ThruVision.
Restano i dubbi di chi ancora ritiene importante il diritto alla riservatezza e si chiede se sia giusto rinunciare alla propria inviolabilità in cambio di una maggiore sicurezza.
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