Arrestate quattro persone che vendevano software illegalmente. Seimila euro di sanzioni anche per i clienti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-02-2010]
Erano organizzati piuttosto bene, se è permesso fare un complimento a chi viola la legge: scaricavano software (e altro materiale protetto dal copyright) dai circuiti peer to peer, lo masterizzavano e poi lo commerciavano all'interno di una rete costituita da email cifrate e connessioni mobili difficilmente rintracciabili.
La Guardia di Finanza di Desenzano del Garda è tuttavia riuscita a inserirsi in questo traffico e a sventarlo, portando così al successo l'Operazione Uncino condotta in collaborazione con la Federazione contro la Pirateria Musicale, la Federazione Anti Pirateria Audiovisiva, la Business Software Alliance, l'Associazione Editori Software Videoludico Italiana e sei procure.
Sono occorsi due anni di indagini per giungere alla denuncia di quattro persone (residenti di Chieti, Perugia, Milano e Terni), sanzionate per 23 milioni di euro, e al sequestro di 170.000 opere illegalmente distribuite, oltre all'attrezzatura necessaria per le copie.
La Bsa festeggia il successo dell'operazione che ha "una valenza importantissima" - dice Luca Marinelli, presidente di Bsa Italia - "anche su un piano simbolico" mentre la Fpm, per bocca del proprio Segretario Generale, Luca Vespignani, ritiene importante "sottolineare il fatto che in questo caso il download abusivo da piattaforme p2p sia servito da fonte di approvvigionamento per un'attività illegale a scopo di lucro".
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