Un milione e mezzo di addetti alla produzione dei dispositivi rischierebbero la salute.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-03-2014]
Negli ultimi anni Apple è finita sotto attacco per le condizioni in cui lavorano gli operai addetti alla costruzione dei suoi dispositivi: le aziende di cui si serve sono accusate di sottoporli a turni massacranti e di negar loro i diritti più basilari.
Ora una nuova protesta sta emergendo, portata avanti da due gruppi, China Labor Watch e Green America: entrambi accusano Apple di utilizzare composti chimici pericolosi, tanto da mettere a repentaglio la salute degli operai.
I composti sotto accusa sono il benzene e il n-esano; il primo è noto per essere un prodotto cancerogeno e possibile causa di leucemia se non maneggiato attentamente; il secondo viene collegato ai danni ai nervi.
Per fare pressione sull'azienda, i due gruppi hanno dato vita a una petizione online, nella speranza che un gran numero di utenti aderiscano e riescano a convincere Apple.
Quest'ultima, dal canto proprio, afferma di aver già eliminato le sostanze tossiche utilizzate in passato per la produzione dei dispositivi; i composti rimasti sarebbero adeguati alle norme di sicurezza in vigore negli USA. Per assicurarsene, Apple ha condotto nello scorso anno 200 ispezioni nelle fabbriche.
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Secondo i due gruppi, però, i rapporti seguiti alle ispezioni sarebbero stati "addolciti", nascondendo la realtà dei fatti: ritengono che ben 1,5 milioni di operai nelle fabbriche estere siano esposti a sostanze pericolose.
Occorre dire che né il benzene né il n-esano sono materiali adoperati esclusivamente da Apple; anzi, la morte, nel 2009, di un operaio addetto alla produzione di dispositivi Samsung è costato all'azienda coreana una condanna per non aver valutato appieno i rischi per la salute dei lavoratori.
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