La Psicosi del Furgone Bianco



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-06-2018]

furgone

È facile dare la colpa delle fake news alle testate giornalistiche o ai siti Web che non controllano le notizie prima di pubblicarle. Ma a volte la notizia falsa la fabbrichiamo o la alimentiamo noi utenti, perché non siamo abituati a questo nuovo ruolo di disseminatori di notizie e facciamo fatica a renderci conto che la voce digitale di qualunque utente di Facebook o WhatsApp, oggi, ha lo stesso potere di diffusione di quella di un'emittente radio o TV o di un giornale e può causare danni enormi.

Prendete per esempio l'allarme per un furgone bianco, guidato da un pedofilo pronto a rapire i bambini per esempio vicino alle scuole. Questo allarme viene segnalato in moltissime località, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, e da molti anni, come rivela una rapida ricerca in Google News.

In Italia si trovano casi a Zerbo (PV) (2016), Zeccone (PV) (2014), Lecco (2016), Ragusa (2017); all'estero spiccano Australia (2013 e 2011) e Regno Unito (2011). E questi sono solo i primi casi che ho trovato.

Questo vuol dire che o c'è un esercito internazionale di rapitori di bambini che hanno tutti scelto lo stesso metodo di operare e si ostinano a usarlo nonostante sia ormai conosciuto da anni, cosa piuttosto improbabile, oppure la notizia è falsa ed è una diceria che si perpetua e apparentemente si conferma perché in effetti i furgoni bianchi sono molto comuni e capita che qualcuno di essi passi nelle vicinanze delle scuole, ma per motivi assolutamente innocenti, e che qualche genitore ansioso interpreti male questo passaggio.

La variante più recente circola in questi giorni su WhatsApp: un messaggio include una foto di una donna e una voce femminile che dice che la donna nella foto si aggira nel quartiere insieme ad altre due persone e, nel momento in cui i bimbi escono da scuola o vi entrano, la donna ne prende uno e se lo porta via. La voce racconta che "è successo a questa mamma, mentre stava pagando alla cassa la bambina era già stata presa per mano e portata fuori dal bar. Meno male che la nonna se ne è accorta e gliel'hanno strappata dalle mani."

Inquietante, certo, ma l'allarme è anonimo e non fornisce alcun dettaglio concreto: non indica né dove né quando sarebbe avvenuto questo tentato rapimento. Non specifica la scuola in questione e neppure la città. In altre parole, ha tutte le caratteristiche perfette per diventare un allarme che vale in eterno e in qualunque luogo, esattamente come la storia del furgone bianco, facendo leva sulle nostre paure.

WhatsApp è in grado di tracciare il passaparola di quest'allarme e risalire alla sua fonte per chiedere chiarimenti, ma per ora non risulta che l'abbia fatto. Inoltre il caso è già stato segnalato alla Polizia Postale dal collega debunker David Puente.

Sondaggio
A partire da quale età è utile un telefono cellulare?
Prima degli 8 anni
Da 8 a 10 anni
Da 10 a 12 anni
Da 12 a 14 anni
Da 14 a 16 anni
Da 16 a 18 anni
Dopo i 18 anni

Mostra i risultati (3654 voti)
Leggi i commenti (15)

Nel frattempo, se vogliamo dare una mano a contrastare le fake news, conviene evitare di far circolare questo genere di allarme privo di conferme e di riferimenti di luogo e di tempo e in particolare questo nuovo, perché c'è il rischio che qualcuno riconosca, o creda di riconoscere, la donna nella foto e la prenda di mira, come è successo a marzo del 2016 con il proprietario di un furgone bianco a Sant'Angelo di Piove, nel Veneto: era innocente, ma è stato additato e perseguitato come un orco da chi condivideva sui social senza riflettere.

La sua storia è stata raccontata anche da Una vita da social, la pagina Facebook ufficiale della Polizia di Stato italiana, che riporta le parole amare della vittima di una vera e propria psicosi, nata oltretutto da una stupida, irresponsabile bugia:

[...] nella mattinata di lunedi 22 febbraio [2016] sono venuto a conoscenza da mia moglie che su Whatsapp e in seguito su tutti gli altri social, stava girando un messaggio vocale con il quale una mamma di Sant'Angelo di Piove segnalava un potenziale adescamento a danno di minori e la descrizione del mezzo e del conducente erano quelli del mio veicolo. Così mi sono recato subito dalle forze dell'ordine di Piove di Sacco, dove mi hanno confermato la segnalazione fatta alla stessa stazione dai genitori dei bambini. In presenza sia degli agenti che dei genitori è stato chiarito il malinteso: tutto è nato da una bugia raccontata dai loro figli chissà per quale motivo, amplificata mediaticamente dal messaggio vocale diventato fortemente virale nei social network. L'errato allarmismo in Whatsapp, Facebook e perfino in qualche quotidiano on-line, era partito quindi prima della fine delle indagini delle forze dell'ordine. Inoltre nel weekend, a mia totale insaputa, il mio furgone (con targa ben in vista e con me e la mia famiglia all'interno), vista la sua particolarità, è stato più volte riconosciuto e fotografato ad incroci e semafori, e le foto sono state poi postate nei social network con commenti e appellativi nei miei confronti tutt'altro che piacevoli.

Ricordatevene, prima di condividere allarmi che possono rovinare una vita.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
 

Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (3)

Purtroppo ai boccaloni dei SN non frega nulla di rovinare la vita a qualcuno mentre tutti coloro che condividono complusivamente non hanno nemmeno l'hardware mentale per poter capire queste cose nemmeno se capitano a loro. :roll: Leggi tutto
3-6-2018 18:40

pure lo stesso furgone ? :roll:
1-6-2018 21:37

La stessa fake news girava anche in Canton Ticino pochi anni fa
31-5-2018 22:02

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Secondo te il Codice della Strada dovrebbe proibire di indossare i Google Glass mentre si guida?
Sì, perché rappresentano una distrazione peggiore degli SMS, e quindi un pericolo.
No, perché come tutte le cose possono essere utilizzati bene o male. Altrimenti dovremmo vietare anche i navigatori GPS.
Ho un'altra opinione (la illustro nei commenti qui sotto)

Mostra i risultati (1121 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 25 aprile


web metrics