Zoom, una nuova funzione permette di arginare i troll

Intrufolarsi in una riunione per disturbarla non sarà più tanto semplice.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-11-2020]

zoom notifiche troll

I disturbatori esistono in ogni forma e in ogni realtà. Quando agiscono attraverso Internet, di solito prendono vengono indicati come troll, e si fanno notare partecipando alle discussioni al solo scopo di far infuriare gli altri.

Con l'evolversi e il diffondersi delle tecnologie di videoconferenza anche i troll si sono evoluti. Così, durante il lockdown della scorsa primavera, abbiamo avuto notizie di lezioni scolastiche e riunioni di lavoro in cui alcuni disturbatori si sono intrufolati per infastidire i legittimi partecipanti.

Per evitare che tale scenario si ripeta ancora, Zoom - una delle piattaforme maggiormente usate - ha deciso di aggiungere una nuova funzione che segnala agli organizzatori delle riunioni se il loro incontro sia «a rischio».

L'At Risk Meeting Notifier scandaglia i post dei social network e degli altri siti alla ricerca di link alle riunioni di Zoom; per ciascun risultato invia un'email al rispettivo organizzatore, al fine di fargli sapere che il collegamento è visibile in pubblico e, quindi, potenzialmente qualcuno potrebbe sfruttare l'informazione per trollare.

Se la notifica venisse spedita agli organizzatori di qualsiasi incontro il cui link è pubblico ci sarebbero però molti falsi allarmi.

Zoom ha quindi istituito una serie di filtri. Per esempio, il meeting viene considerato "a rischio" se la sua condivisione è associata a altri indicatori che puntano nella stessa direzione, come gli hashtag raid Zoom callls o raid Zoom rooms.

I post che condividono illecitamente i link di riunioni private possono essere segnalati perché la piattaforma che li ospita li rimuova prontamente. Qualora ciò non accada, Zoom suggerisce di creare una "sala d'attesa" in cui lasciar aspettare i nuovi partecipanti prima di concedere loro l'accesso.

Qualora poi la riunione dovesse prevedere molti partecipanti sconosciuti, il consiglio è di convertirla in un webinar: in questo modo l'organizzatore ha il controllo delle opzioni audio, video e di condivisione dello schermo dei partecipanti.

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