Partito Pirata, duecentomila voti e un seggio in Parlamento

In Svezia il Piratpartiet ha ottenuto il 7,1% dei voti riuscendo ad aggiudicarsi un seggio nell'Europarlamento. Nel programma l'abolizione dei brevetti, la riforma del copyright e la difesa della privacy.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-06-2009]

Partito pirata 7,1% un seggio all'europarlamento

Dei 18 deputati all'Europarlamento che spettano alla Svezia, uno è un "pirata": il Partito Pirata svedese è riuscito a raccogliere il 7,1% delle preferenze, diventando la quarta forza politica del Paese.

Il capolista del Piratpartiet, Christian Engstrom, è tanto entusiasta da definire "fantastico" il risultato raggiunto, e a ragione: alle elezioni politiche dello scorso gennaio la sua formazione aveva ottenuto solo lo 0,6%.

A guidare in questa direzione le preferenze degli elettori svedesi hanno probabilmente contribuito sia la condanna inflitta a The Pirate Bay (che con il partito non ha alcun legame diretto, anche se le connessioni almeno a livello ideale sono evidenti) sia l'entrata in vigore della legge antipirateria Ipred, che permette ai detentori dei diritti di farsi consegnare dagli Isp igli indirizzi Ip dei condivisori.

La missione del rappresentante dei pirati svedesi a Strasburgo consiste nel raggiungere tre obiettivi: garantire il rispetto della privacy scongiurando il pericolo della censura, abolire i brevetti (con un'attenzione particolare a quelli farmaceutici) e riformare la legge sul diritto d'autore, la cui durata non dovrebbe superare i 5 anni.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

Il Partito Pirata Italiano esiste da anni[/url] e il fondatore si è anche [url=http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=10208]candidato alle europee, senza essere eletto purtroppo.
11-6-2009 11:05

{Robert}
Facciamo il partito Pirata anche in Italia Leggi tutto
11-6-2009 02:39

{marco}
finalmente!!! Leggi tutto
9-6-2009 14:24

E' una splendida notizia. Il copyright nasce per i motivi giusti e vive in maniera sbagliata. Nasce per i motivi giusti (in una certa accezione) perche' il problema che si era posto qualcuno era quello della CONOSCENZA era per favorire la CONOSCENZA e il progresso intellettuale in genere. Il discorso era: ma se uno si spacca la schiena... Leggi tutto
9-6-2009 14:10

#-o :dho: Leggi tutto
9-6-2009 13:36

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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