Telecomunicazioni e moscerini

Non sono vaneggiamenti, non è il sogno di qualche ricercatore solitario: come le cellule di un particolare moscerino trasmettono e ricevono segnali dalle cellule vicine, così anche le moderni reti di telefonia mobile potrebbero sfruttare tale principio di auto-organizzazione.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-07-2002]

La natura è ciò di più evoluto che ci circonda ed imparando da essa possiamo migliorare la nostra tecnologia. E' quello che stanno facendo i ricercatori di BTexact Technologies - la divisione di BT specializzata nelle tecnologie business e nella ricerca avanzata, QinetiQ - uno dei più grandi provider scientifici e tecnologici europei, e il Ministero Britannico della Difesa. L'uso efficiente dello spettro radio, secondo questi enti di ricerca associati, è la chiave che permette a molti sistemi radio civili e militari di mantenere comunicazioni efficaci: da diversi anni si stanno studiando le tecniche per gestire l'uso dello spettro radio con differenti approcci, ad esempio quelli basati sui processi genetici e di cristallizzazione.

Nell'ottica del miglioramento, come è facile intendere, ognuno ha messo a disposizione il meglio della propria tecnologia e del proprio impegno nella ricerca, cercando di ottenere risultati che potrebbero a breve rivoluzionare la nostra idea di come sia una rete. Nello specifico: QinetiQ si è occupata dell'efficiente ed efficace gestione dello spettro radio, BTexact Technologies si dedica all'adattamento di un algoritmo basato sullo sviluppo dei fruit files, inizialmente sviluppato per le reti di telefonia mobile. L'integrazione di questo algoritmo con nuovi approcci progettati da QinetiQ ci porterà a sistemi di comunicazioni migliori e più flessibili. L'algoritmo è stato creato nei laboratori BTexact dedicati ai sistemi intelligenti situati ad Adastral Park, Ipswich (UK) e consente alle base-station di una rete telefonica mobile di negoziare tra loro al fine di decidere come le frequenze radio disponibili potranno essere suddivise per far fronte alla domanda di chiamate senza causare interferenze.

Ma ora arriviamo a quella che è la parte che rende questa notizia insolita: questa invenzione, di recente brevetto, ha tratto la sua ispirazione dal comportamento delle cellule presenti nel moscerino della frutta drosophila melanogaster, da più di un secolo oggetto di un'intensa ricerca accademica: si è scoperto che durante il suo sviluppo alcune cellule devono decidere se far crescere le setole, manto sensoriale del moscerino adulto. Questo avviene attraverso la trasmissione e la ricezione di segnali alle e dalle cellule vicine. Grazie a questo sistema, il moscerino avrà il livello ottimale di setole senza alcun controllo centrale.

Seguendo l'esempio evolutivo del moscerino i ricercatori di BTexact hanno realizzato che questo principio di auto-organizzazione poteva essere molto vantaggioso anche nelle moderne reti di telefonia mobile: consentirebbe alle reti un costante adattamento ai cambiamenti sia in funzione della domanda di chiamate sia di intervento in caso di guasto alla base-station. Non ci sarebbe quindi più bisogno di un organizzatore centrale dedicato al monitoraggio della rete e alla re-pianificazione delle frequenze, sistema oggi utilizzato per rispondere in caso di guasti o variazioni nelle richieste.

Al fine di fornire un'infrastruttura a questo nuovo sistema di gestione intelligente delle reti, i ricercatori del centro di R&D QinetiQ di Malvern studiano nuovi sistemi ricorrendo all'assegnazione di frequenze dinamiche e distribuite: in uno scenario futuro il sistema delle reti di comunicazione deve continuare a funzionare anche di fronte a gravi disturbi quali trasferimenti non programmati ed interferenze sia accidentali che volute da parte di altri trasmettitori radio: è particolarmente auspicabile ottenere non solo un trasferimento efficiente dello spettro, ma anche una rapida risposta al verificarsi un cambiamento nelle condizioni iniziali.

Secondo i ricercatori di QinetiQ la soluzione a questo problema consiste nel distribuire i processi di assegnazione attraverso la rete, piuttosto che affidarsi ad un unico processo centralizzato integrando il sistema di auto-organizzazione dell'algoritmo BTexact con l'architettura da loro prodotta. La ricerca con BTexact è stata avviata con l'obiettivo di adattare l'algoritmo ad operare nell'ambito di una rete dotata di sistema gestionale a spettro.

Intervistati, i portavoce delle società interessate hanno dichiarato: "Il nostro algoritmo potrebbe giocare un ruolo chiave nel rendere il futuro campo delle comunicazioni più affidabile ed efficace" dice Mike Carr, Director of Enterprise Venturing di BTexact Technologies. "Benchè possa sembrare insolito che una simile innovazione prenda spunto dallo studio del comportamento delle cellule nei moscerini della frutta, si tratta solo di una delle soluzioni che abbiamo generato ispirandoci alla natura. La combinazione di immaginazione, esperienze in campo tecnico e conoscenza dei bisogni del mondo reale ci permette di generare idee sempre nuove e ad alto valore aggiunto. In passato abbiamo realizzato molti progetti con QinetiQ ed oggi siamo entusiasti di lavorare con loro su questo nuovo ed entusiasmante progetto. Siamo intenzionati a mantenere con QinetiQ un rapporto duraturo e vantaggioso per entrambi."

Paul Wells, Group Leader of Secure Wireless Solutions di QinetiQ, aggiunge: "Siamo sempre propensi ad esplorare nuove soluzioni che possano avere un valore aggiunto per i nostri clienti, siano esse per Intranet, per la sicurezza nelle soluzioni di e-commerce o per collegamenti di piattaforme ad elevate altitudine. La natura ha un'eccezionale tradizione nel fornire buone idee, infatti da essa sono state generate molte soluzioni in diversi campi delle scienze moderne. Le nuove architetture gestionali dello spettro di QinetiQ saranno ulteriormente migliorate dallo sviluppo di questo algoritmo in collaborazione con BTexact, collaborazione che ci auspichiamo di continuare. Questo ci permetterà di proseguire nell'obiettivo di fornire ai nostri clienti soluzioni per un uso migliore dello spettro radio oggi altamente congestionato."

Il futuro, quello che sarà il nostro futuro tecnologico, deve quindi passare per lo studio dei fenomeni naturali, anche quelli che riteniamo trascurabili e dei quali nemmeno ci accorgiamo. Per noi è una lezione da non dimenticare, una lezione che questo consorzio ci ha rammentato facendoci anche sorridere per la peculiarità di questa notizia.

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