Obama impone ai browser il pulsante per difendere la privacy

Per proteggere la privacy dei navigatori il presidente americano annuncia una Carta dei Diritti cui dovranno obbedire tutti i giganti del web.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-02-2012]

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Si potrebbe dire che le preoccupazioni europee circa la privacy dei navigatori sono finalmente approdate anche in America, e hanno convinto il presidente degli USA Barack Obama.

Con un comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Casa Bianca, il presidente statunitense ha annunciato di avere in programma il varo di una serie di norme per proteggere quanti navigano nel web.

«I consumatori americani non possono attendere oltre regole chiare sulla strada che assicura la sicurezza online delle loro informazioni personali» ha dichiarato Obama, spiegando che «la fiducia dei consumatori è essenziale per la crescita continua dell'economia digitale. Ecco perché una Carta dei Diritti per la privacy online è così importante».

La protezione dei dati personali si muoverà su due binari: da un lato, l'amministrazione americana è già in contatto con tutte le maggiori realtà del web per sviluppare le policy a difesa della privacy.

Dall'altro, la Casa Bianca sta lavorando per assicurarsi che tutti gli attori di nternet supportino la tecnologia Do Not Track, proposta da Mozilla ormai un anno fa.

In quest'ottica si capisce meglio il recente annuncio di Google circa l'introduzione del supporto a Do Not Track all'interno del browser Chrome; in futuro, anche gli altri browser seguiranno.

L'implementazione di Do Not Track potrà avvenire nella forma con cui è inserita in Firefox (una voce apposita nel menu Preferenze, nella scheda Privacy) oppure, in maniera ancora più immediata per gli utenti, potrà consistere in un pulsante che attiva le funzionalità anti-tracciamento.

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Quest'ultima possibilità sarebbe quella preferita dalla FTC, ma in generale la tecnologia anti-tracciamento ha già ricevuto la promessa di un supporto da parte di aziende come Google, Yahoo e AOL.

La Carta dei Diritti - Consumer Privacy Bill of Rights - verterà intorno ad alcuni punti chiave.

Innanzitutto la trasparenza: gli utenti dovranno poter capire facilmente le informazioni circa privacy e sicurezza; poi il controllo individuale: ognuno dovrà poter controllare il modo in cui vengono raccolti usati i suoi dati; in terzo luogo, il rispetto del contesto: non si potranno utilizzare i dati raccolti per fini diversi da quelli che hanno portato alla loro richiesta.

Vi sono poi la sicurezza (i dati dovranno essere protetti e trattati in modo responsabile da chi li raccoglie), la libertà di accesso e di correzione dei propri dati da parte degli utenti, la garanzia che saranno richieste soltanto le informazioni necessarie alla fornitura del servizio e, infine, la certezza che i dati siano gestiti da aziende che rispettato il Consumer Privacy Bill of Rights.

Perché tutto ciò diventi realtà, la Casa Bianca coopererà con le altre nazioni, così che la gestione sicura della privacy degli utenti sia rispettata a livello mondiale.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

Non a caso si chiama Consumer Privacy Bill of Rights e non Citizen Privacy Bill of Rights. Leggi tutto
27-2-2012 09:45

Mi sembra proprio che la campagna elettorale di Obama sia in pieno svolgimento... :guru:
26-2-2012 17:27

Dovranno sviluppare una strategia alternativa al tracciamento. Oppure, sviluppare un sistema di consenso al tracciamento, offrendo qualche stupidaggine premio in cambio. Dopotutto, chi è più interessante da tracciare, uno avveduto, o uno sprovveduto? :wink:
25-2-2012 22:39

{osfor}
La cosa va nella direzione giusta, anche se pare che la questione sia più economica che etica: Del resto, al contrario, gli USA si muovono nel verso sbagliato riguardo ad es. il diritto d'autore di cui auspicano un allungamento.. pare quindi che la preoccupazione siano i soldi, non la nostra privacy... staremo a vedere che succederà se... Leggi tutto
24-2-2012 10:41

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