Kim Dotcom rivela che era pronto a un accordo con Universal Music
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-12-2015]
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Kim Dotcom rivela: era pronto un Megaaccordo con Universal Music
Chiarito anche il punto della Mega Song, resta un ultimo punto oscuro, e anche piuttosto importante: l'ostilità di RIAA, MPAA e dello United States Trade Representative verso Megaupload, finito sulle loro "liste nere".
Anche qui, però, Universal ha la soluzione: la conclusione di un accordo permetterebbe - spiegano i dirigenti - di ungere qualche ruota e far migliorare la posizione di Megaupload e Kim Dotcom, spostandolo dalla lista dei cattivi.
«Dopotutto» - sottolinea Dotcom - «non abbiamo un programma di ricompense, siamo tra i ragazzi più puliti del giro. Voialtri, UMG, RIAA, avete tutti accesso diretto ai nostri server. Rimuoviamo i contenuti al volo, facciamo del nostro meglio per essere tra i migliori attori in questo settore, ma siamo sotto pressione a causa delle nostre dimensioni».
Non c'è da preoccuparsi, risponde Universal. Dopo l'accordo, Megaupload potrà passare «sulla lista degli amici» e già dopo quella conversazione potrà essere spostato dalla «lista dei malvagi» a quella dei semplici «cattivi»: sempre brutti soggetti, ma non proprio il peggio in assoluto.
A questo punto Dotcom, che non si lascia mai scappare una possibilità di negoziare, ribatte che preferirebbe passare «da malvagio a neutrale» piuttosto che a «cattivo»; Universal accetta, e le parti sembrano aver trovato finalmente un modus viventi che aprirà le porte a un futuro radioso.
Sfortunatamente per loro, tale futuro non si concretizzerà mai: due giorni dopo l'FBI sequestra i server e per Kim Dotcom inizia una lunga battaglia legale.
«Volevano farmi passare "da malvagio a neutrale" se mi fossi accordato con loro» ha commentato Dotcom mettendo online la registrazione. «La chiamata è avvenuta due giorni prima del raid. Era entusiasti di Megabox e soprattutto del mio innovativo Megakey. Mostra chiaramente che stavo cercando di aiutare gli artisti a ottenere maggiori ricavi da Internet» conclude il fondatore di Megaupload, rammaricandosi del fatto che tanti progetti sono sfumati in apparenza per sempre.
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