Sembrava un'inutile moda del Web, ma ha permesso di fare un'importante scoperta relativa alla SLA.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-07-2016]
Ricordate l'Ice Bucket Challenge, che un paio d'anni fa di questi tempi era il fenomeno del momento in Internet?
Lanciata dalla ALS Association, associazione statunitense che si occupa di cercare una cura per la SLA, era rapidamente diventata un fenomeno virale, tanto che aveva quasi ottenuto l'effetto opposto rispetto a quello desiderato: anziché far parlare della malattia, aveva spinto molti a dire «Basta! Non se ne può più!».
Eppure, l'Ice Bucket Challenge è stata molto più che un momento di follia internettiana.
La sfida ha infatti stimolato le donazioni alla ALS Association, che ha raccolto ben 115 milioni di dollari. Non solo: quei soldi sono serviti a fare una scoperta importante.
Grazie a essi è infatti stata finanziata la ricerca chiamata Project MinE, che è riuscita a identificare un gene legato ad alcuni casi di SLA grazie al sequenziamento del genoma di 15.000 persone affette dalla malattia
Il gene in questione si chiama NEK1 ed è coinvolto nella trasmissione della malattia all'interno delle famiglie: circa il 10% dei malati di SLA ha infatti qualche antenato affetto dalla medesima patologia.
Gli scienziati che hanno effettuato la scoperta ammettono che il gene non è il responsabile della maggioranza dei casi di SLA, ma può aiutare a capire meglio il meccanismo che causa l'insorgere della malattia.
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