[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-07-2019]
Quando si naviga nel web è bene assumere sempre che si sia tutt'altro che invisibili: le tecniche che permettono di tracciare gli utenti (per lo più a fini pubblicitari) sono varie e generalmente efficaci, dato che è proprio dalla pubblicità che i gigante del web traggono i propri guadagni.
A complicare la situazione c'è poi il fatto che molti utenti, per il solo fatto di usare la modalità Incognito del proprio browser, pensano di poter diventare irrintracciabili.
In realtà, ciò che la modalità Incognito sostanzialmente fa è non conservare alcun dato della navigazione sul computer (o sullo smartphone), evitando per esempio che le pagine viste appaiano nella cronologia. Impedire il tracciamento in Rete non è la sua funzione principale.
A dimostrare quanto sia facile venire seguire nei propri spostamenti digitali anche se si usa la modalità privata del browser arriva ora uno studio condotto da ricercatori di Microsoft, della Carnegie Mellon University e dell'Università della Pennsylvania.
Gli studiosi si sono concentrati sull'utilizzo più tipico della modalità Incognito, ossia la visione di materiale pornografico.
Analizzando oltre 22.000 siti porno con uno strumento chiamato webXray, i ricercatori hanno scoperto che il 93% dei siti colleziona dati sugli utenti, e che di tutti i tracker usati il 74% appartiene a Google, il 10% a Facebook e il 24% a Oracle.
Interessante è il fatto che tale tracciamento, in realtà, per lo più non avviene contro la volontà degli utenti: quando visitano il sito, infatti, accettano - di solito senza leggerla - l'informativa sulla privacy nella quale ciò che avviene ai loro dati viene spiegato, forse confidando proprio in una protezione che l'Incognito non può dare.
|
Tutto ciò spiega le perplessità di quegli utenti che visitano i siti porno credendo di non essere notati e poi magari si trovano pubblicità esplicite su siti assolutamente normali: ciò avviene perché il tracciamento non è mai cessato.
Pone però anche un problema di privacy: secondo lo studio, le avanzate capacità di tracking mostrate dai giganti del web possono portare a individuare, di ciascun utente, dati sensibili quali il genere, le preferenze sessuali e gli interessi.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
sotto o segnalare un refuso.
|
|
|
||
|
Gladiator