Oltre 25.000 Pc adotteranno il sistema del pinguino e LibreOffice.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-11-2021]
Si ha un senso di déjà vu nel leggere l'annuncio dell'amministrazione del Land tedesco dello Schleswig-Holstein, che ha appena annunciato l'intenzione di abbandonare il software proprietario in favore dell'open source.
Entro il 2026, tutti e 25.000 computer usati dagli uffici pubblici abbandoneranno Windows e Microsoft Office per passare a Linux e LibreOffice, con l'obiettivo di risparmiare i costi delle licenze e di liberarsi dalla dipendenza da un unico fornitore, adottando invece prodotti aperti nei quali all'occorrenza si può - per così dire - "mettere le mani".
La transizione riguarda ogni aspetto delle necessità informatiche, non soltanto il sistema operativo per i computer desktop e la suite di applicazioni da ufficio: dovunque sia possibile le soluzioni open source saranno preferite alle alternative proprietarie, in campi che vanno dalla realizzazione di una infrastruttura statale per il cloud computing all'adozione di software di videoconferenza basati su Jitsi.
La sempre più ampia diffusione di soluzioni cloud è proprio uno dei motivi che hanno convinto lo Stato tedesco del fatto che si possa fare a meno dei software di Microsoft: in un mondo in cui il grosso del lavoro avviene online, tramite browser e applicazioni web, l'utilizzo di uno specifico sistema operativo ha scarsa importanza.
Per quanto riguarda la suite per ufficio, invece, il ragionamento seguito è stato quello secondo il quale, sebbene sia vero che certe funzioni avanzate presenti in Microsoft Office non si ritrovano nelle alternative open source, è anche vero che per le normali esigenze della pubblica amministrazione quanto è offerto da suite come LibreOffice basta e avanza.
Tutto ciò dovrebbe chiarire da dove provenga la sensazione di déjà vu di cui parlavamo all'inizio: pur considerando le differenze dovute al modo in cui è mutato il panorama informatico nel corso degli anni, sembra proprio di risentire le motivazioni che nel 2003 avevano spinto Monaco di Baviera ad abbandonare Windows per Linux.
La transizione allora non era andata esattamente a buon fine: nel 2017 l'amministrazione cittadina decise di tornare a Windows per motivi che però non erano tecnici, ma meramente politici.
Non è un caso, infatti, che una volta cambiata la maggioranza alla guida della città si sia ancora una volta ripresa la rotta verso Linux, considerando come degli standard aperti siano sempre preferibili, per un'amministrazione pubblica, in luogo di soluzioni chiuse o comunque legate a una singola azienda, un principio riassunto nello sloga «soldi pubblici, codice pubblico».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
kenshir