L'antivirus di Windows consuma più risorse del normale, a danno degli altri programmi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-06-2022]
Gli antivirus/antimalware odierni offrono tutti una qualche forma di protezione "in tempo reale": in altre parole, c'è un processo sempre in esecuzione che "sorveglia" le attività del computer e, se rileva una minaccia, interviene a bloccarla.
Il prezzo da pagare per queste funzionalità è il consumo di parte delle risorse di sistema, ma generalmente tale consumo è tanto piccolo da essere praticamente inavvertibile.
Nel caso di Windows Defender, però, le cose sono un po' diverse. Come ha scoperto Kevin Glynn - sviluppatore che ha all'attivo le applicazioni ThrottleStop e RealTemp - probabilmente a causa di un bug l'antivirus di Windows consuma più risorse del dovuto.
Glynn se n'è accorto proprio mentre lavorava a nuove versioni delle sue applicazioni che, come i nomi lasciano intendere, consentono l'una di regolare le funzionalità che limitano le prestazioni del processore (tipiche soprattutto di certi portatili, che le eseguono per aumentare l'autonomia) e l'altra di sorvegliare la temperatura di vari componenti.
Come mostrano gli screenshot pubblicati da TechPowerUp (con cui Glynn collabora) e che riportiamo in fondo all'articolo, Defender in certi casi arriva a consumare tra il 4% e il 6% delle risorse di sistema: decisamente troppo per i servizi di un software di protezione.
Il fenomeno pare verificarsi soltanto con le CPU Intel e risiedere in un utilizzo errato di certi registri presenti in quei processori che si verifica apparentemente in maniera casuale e, pertanto, può verificarsi in qualsiasi momento.
Al momento, poiché Microsoft non si è ancora espressa sulla faccenda, gli utenti che dovessero rilevare un uso eccessivo delle risorse da parte di Windows Defender (fenomeno verificabile semplicemente osservano l'utilizzo del processore da parte dei processi in Gestione Attività) ma volessero mantenerlo come software di sicurezza hanno soltanto due strade.
La prima è disabilitare la protezione in tempo reale offerta da Windows Defender, opzione che però non è particolarmente raccomandabile a causa delle implicazioni per la sicurezza del PC.
La seconda consiste nell'utilizzare l'ultima versione di ThrottleStop, la 9.5, appena rilasciata proprio per affrontare questo fenomeno: nella finestra delle opzioni offre la possibilità di selezionare la voce Windows Defender Boost, che si occupa di riportare a un funzionamento normale Windows Defender quando questo decide di impazzire.
Ovviamente, ora che il problema è di dominio pubblico, si spera che il team di sviluppatori di Windows indaghi sulla faccenda e provveda a rilasciare una correzione definitiva, che non richieda l'utilizzo di software di terze parti.
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