La quarta generazione di CPU Xeon offrirà funzionalità aggiuntive da attivare separatamente tramite l'iniziativa Intel On Demand.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-11-2022]
La prossima generazione di processori Intel Xeon Scalable, nota con il nome in codice Sapphire Rapids, sarà diversa da tutte quelle che l'hanno preceduta, e non soltanto perché includerà nuove funzionalità: sarà infatti anche la prima a offrire degli "optional sbloccabili", come certe BMW, da pagare a parte.
Al momento in cui scriviamo non c'è ancora un annuncio ufficiale ma il sito di Intel già ospita una pagina che descrive l'iniziativa Intel On Demand, che è poi il nome commerciale di ciò che internamente viene chiamato Software-Defined Silicon (SDSi).
In sostanza, ogni processore Xeon Scalable di quarta generazione disporrà di tutta una serie di funzionalità aggiuntive rispetto a quelle di base che saranno però inizialmente bloccate: per poterle utilizzare l'acquirente dovrà pagare a parte in base al numero e al tipo di funzioni che deciderà di adoperare.
L'elenco di tali funzionalità comprende Software Guard Extensions (per proteggere i dati conservate in registri crittografati), Quick Assist Technology (che velocizza la crittografia dei dati), Dynamic Load Balancer (un load balancer interno al processore progettato per le applicazioni di telecomunicazione), In-Memory Analytics Accelerator (per velocizzare la compressione e la decompressione dei dati), e Data Streaming Accelerator (per velocizzare le comunicazioni tra i core della CPU, la cache, la memoria e i dispositivi di memorizzazione). Le ultime tre sono funzioni finora inedite, che debuttano insieme ai processori Sapphire Rapids.
Due sono i modelli offerti da Intel On Demand.
Nel primo, l'utente attiva una volta per sempre la funzionalità di cui ha bisogno, seguendo un procedimento composto di sei passaggi distinti alla fine del quale la funzione in questione sarà disponibile fino alla fine della vita utile del processore.
Il secondo è invece un modello "a consumo": le funzionalità richieste di Intel On Demand vengono attivate in base alle esigenze dell'utente e per un tempo limitato; quando non sono più necessarie, vengono nuovamente disattivate. Il prezzo dovrebbe evidentemente essere inferiore rispetto a quello dell'attivazione perpetua, anche se ovviamente il costo finale dipenderà dalla frequenza di utilizzo delle funzioni "opzionali".
La gestione delle attivazioni avverrà tramite piattaforme come GreenLake di HP. Il supporto a Intel On Demand è già garantito da Lenovo, Supermicro, Inspur, H3C, phoenixNAP, Variscale e, naturalmente, anche dal Datacenter Solutions Group di Intel stessa.
In una precisazione inviata a The Register, Intel ha scritto: «Gli utenti non saranno obbligati a pagare per ottenere le funzionalità tramite Intel On Demand».
«Al contrario» - prosegue il gigante dei chip - «On Demand offre agli utenti la flessibilità di scegliere SKU premium, completi di tutte le funzionalità, o la possibilità di scegliere le caratteristiche che sono maggiormente importanti per la loro attività in qualunque momento del ciclo di vita del processore Xeon».
Intel afferma insomma che si tratta di un modo per venire incontro alle esigenze degli utenti, e si potrebbe anche crederle sulla parola se non fosse per il fatto che Pat Gelsinger, CEO dell'azienda, qualche tempo fa aveva dichiarato di voler aumentare il modo significativo le entrate derivanti da software e servizi, e Intel On Demand sembra proprio essere il mezzo adatto per raggiungere quell'obiettivo.
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