Indirizzi email banditi e Rufus

Windows 11, tre metodi per aggirare l'account Microsoft.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-02-2023]

windows 11 bypass account microsoft 02

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Windows 11, tre metodi per aggirare l'account Microsoft

2. Usare un account email bandito

Anche il secondo metodo non richiede software particolari, e inoltre al momento in cui scriviamo è utilizzabile con tutte le edizioni di Windows 11; esso si basa sul fatto che Microsoft ha bandito l'utilizzo di certi indirizzi email, usati troppo di frequente, ai fini della creazione dell'account.

Quando il programma di installazione chiede di creare l'account Microsoft o di farvi login, occorre scegliere l'opzione che consente di fare il login, inserendo come indirizzo email no@thankyou.com e come password qualsiasi sequenza di caratteri.

Nel verificare le credenziali, Windows mostrerà una schermata con la quale informerà l'utente che «qualcosa è andato storto»; premendo quindi il pulsante Successivo sarà possibile creare un account locale.

Usare Rufus

Il terzo e ultimo metodo fa uso di un software molto noto tra quanti hanno necessità di creare dispositivi di installazione di Windows (e non solo): Rufus.

Nelle sue ultime versioni, questo programma gratuito consente di selezionare l'opzione Windows User Experience e, da qui, scegliere la voce Remove requirement for Secure Boot and TPM 2.0.

Ciò, come abbiamo già spiegato nel dettaglio qualche tempo fa, consente non soltanto di installare Windows 11 su un sistema non ufficialmente supportato, ma anche di creare e utilizzare un account locale, senza essere obbligati ad adoperare un account Microsoft.

I tre sistemi attualmente funzionano - pur ricordando che il primo di questi non è utilizzabile con l'ultimissima edizione di Windows 11 - ma non si può naturalmente garantire che qualche modifica apportata da Microsoft al sistema operativo non li vanifichi; è pur probabile, d'altra parte, che nuovi metodi spunteranno qualora ciò dovesse diventare realtà.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 23)

Windows controlla diversi parametri nella tabella ACPI del bios, anche non uefi: - Windows fino a 7 controlla il record SLIC: se trova corrispondenza con il certificato sul CDROM (in fase di installazione) o installato (in fase di avvio) e con la product key inserita, considera la copia OEM e non fa ulteriori verifiche online. -... Leggi tutto
20-2-2023 09:22

Evidentemente per M$ no, io invece una motivazione tecnica per giustificare una scelta cosa così invasiva me la aspetterei, anche se ero certo non fosse così. Del resto vedo che Maary79 concorda con questa mia idea. Leggi tutto
11-2-2023 14:11

@ripper A logica la mb ha il BIOS uefi, cambi quella, cambi licenza. Lo stesso account puoi metterlo in più macchine.
11-2-2023 10:32

Ah, the more you know, però dovrebbe essere concesso il cambio della sola scheda madre mantenendo valida la licenza, a quel punto bisogna inserirla o fa con l'account all'installazione? Qualcuno mi compri una nuova scheda madre per la scienza :lol: Leggi tutto
11-2-2023 10:13

Per digerire meglio questa imposizione. Leggi tutto
8-2-2023 17:11

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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