[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-11-2023]
Da qualche mese a questa parte YouTube ha dichiarato una guerra senza quartiere - particolarmente intensificatasi negli ultimi giorni - agli adblocker, ossia quei software - generalmente distribuiti sotto forma di estensione per i browser - che impediscono la visualizzazione dei banner pubblicitari, privando così la piattaforma e i creatori di contenuti di una fonte di introiti.
Il primo assalto non sembra essere andato benissimo, poiché le nuove contromisure hanno quasi soltanto spinto gli sviluppatori degli adblocker ad aggiornare i propri programmi, ma ora è in esecuzione la seconda fase. Come ha confermato l'azienda stessa, infatti, ora YouTube di proposito inserisce una "pausa" di cinque secondi prima del caricamento del video se rileva la presenza di un adblocker: insomma, magari la pubblicità comunque non sarà visualizzata, ma almeno l'utente verrà infastidito da un ritardo non previsto.
YouTube spera che, in questo modo, gli utenti di adblocker decidano di disabilitare il software (dato che comunque devono aspettare per vedere il video, tanto vale sorbirsi un po' di spot) o, magari, sottoscrivere YouTube Premium.
C'è di più: l'azienda ha affermato che la presenza di un adblocker non solo introduce una pausa prima della visualizzazione di un video, ma potrebbe anche influire negativamente sulla qualità del video stesso.
I primi dati sembrano mostrare un iniziale successo di questa strategia, poiché in questi giorni si è assistito a un numero significativo di disinstallazioni degli adblocker causate proprio dalla nuova politica di YouTube, come emerge dai sondaggi compilati dagli utenti stessi alla fine della disinstallazione.
È d'altra parte probabile che il gioco di guardie e ladri non si fermi qui: le guardie hanno trovato un nuovo sistema per cercare di costringere i ladri a comportarsi a modo, ma questi certamente staranno studiando nuovi trucchi per vanificare il tentativo.
Né la possibilità di sottoscrivere YouTube Premium e chiudere definitivamente la questione è poi così allettante: proprio all'inizio di questo mese il canone è aumentato in varie parti del mondo, anche se ancora non l'ha fatto in Italia.
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