“Non esistono foto vere” sostiene un dirigente: tutto ciò che la IA ritocca non può quindi essere etichettato come fake.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2024]
Quasi un anno fa, Samsung finì al centro di alcuni malumori a causa di una foto della Luna, scattata con lo smartphone Galaxy S23 Ultra, davvero perfetta.
Fin troppo perfetta, a dirla tutta, tanto che da più parti si iniziò a protestare che fosse quantomeno ritoccata, se non propriamente un fake.
Alla fine Samsung dovette spiegare come stavano le cose: la foto era stata sì scattata puntanto un Galaxy S23 alla Luna, ma gli algoritmi dell'app - «basata su IA» - erano stati scritti per riconoscere il soggetto e migliorare il risultato.
La spiegazione chiarì come stavano le cose e il consenso generale fu che la foto non era "reale" ma, poiché era intervenuta la IA, era stata "migliorata": il che in fondo non era un vero problema, salvo il fatto che Samsung avrebbe dovuto parlare chiaro fin da subito. Non avendolo fatto, l'azienda ha rimediato una figura non proprio elegante.
La vicenda pareva ormai chiusa da tempo, e forse lo era davvero per tutti, ma non per Samsung.
Parlando con TechRadar, infatti, il suo dirigente Patrick Chomet (il cui titolo è Head of Customer Experience) è tornato in argomento, affermando senza mezzi termini che la discussione sulla "realtà" della foto è in fondo inutile, poiché «le foto reali non esistono» («There is no such thing as a real picture».
«L'anno scorso circolava un video molto bello di Marques Brownlee [lo riportiamo in fondo all'articolo, NdR] a proposito della foto della Luna» ha esordito Chomet, per poi continuare: «Tutti si chiedevano "Ma è un fake? O no?". C'è stato un dibattito per capire che cosa costituisca una foto vera. Ma in realtà, le foto reali non esistono».
«Nel momento in cui un sensore cattura qualcosa» - ha continuato Chomet - «si riproduce quel che si vede, ma ciò non significa niente. Non c'è una foto vera. Si può cercare di definire come vera una foto dicendo "Ho scattato io quella foto", ma se si usano la IA per ottimizzare lo zoom, l'autofocus, le scene - è vera? O è tutto merito dei filtri? Non esistono le foto vere, fine del discorso».
Chomet cerca di elevare un po' il discorso, accarezzando da lontano le posizioni di quei filosofi secondo i quali la realtà non può essere conosciuta direttamente ma soltanto attraverso rappresentazioni più o meno fedeli, ma resta comunque il sospetto che tutto ciò non serva altro che a cercare di rimediare di fronte agli utenti a quella che Samsung ritiene ancora, tutto sommato, una figuraccia.
Per non scontentare nessuno, Chomet aggiunge poi che «le questioni che riguardano l'autenticità sono molto importanti», si dilunga a parlare del ruolo della IA generativa nelle attività creative (e, nel caso delle foto, sulle diverse necessità di chi semplicemente vuole catturare un momento e chi invece intende creare qualcosa di particolare) e, per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ammette che l'intervento delle IA ha dei potenziali lati negativi, arrivando a lodare le intenzioni della UE in merito.
«Il settore deve essere responsabile e ha bisogno di venire regolamentato» ha affermato Chomet in chiusura dell'intervista con TechRadar. «La nostra nuova tecnologia è strabiliante e potente ma, come qualsiasi cosa, può essere usati in modi buoni e in modi cattivi. Per questo motivo è giusto pensare profondamente ai modi cattivi»
Certo è interessante che, a quasi un anno di distanza dalla foto incriminata (e di cui forse quasi nessuno più si ricorda) ancora essere stata beccata con le mani nella marmellata bruci a Samsung.
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