Il grosso del bilancio della mamma di Firefox viene dai proventi della ricerca.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-08-2024]
Tutti probabilmente sanno che Google spende con una certa liberalità per convincere i produttori di browser e dispositivi (come smartphone e tablet) a indicare il suo motore di ricercare come predefinito: nel 2021, per esempio, ha sborsato 21 miliardi di dollari che sono finiti nelle tasche di Apple, Samsung, Mozilla e tante altre realtà.
Questi soldi provengono dagli utili generati dalla ricerca: se qualcuno - per esempio - usa Google su Firefox per cercare qualcosa e ciò porta del denaro nelle casse di Google, allora Google condividerà quel denaro con Mozilla.
La parte del leone, in questo scenario, la fa Apple: sempre stando ai dati del 2021, di quei 21 miliardi 19 sono finiti in mano all'azienda di Cupertino, in cambio dell'impostazione di Google come motore di ricerca predefinito non solo sui Mac, ma anche sugli iPhone e sugli iPad.
Questa pratica è finita nel mirino del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, secondo il quale essa costituisce un monopolio perché impedisce agli altri motori di emergere, e in base a questa premessa ha avviato una causa contro Google; ora essa è arrivata a conclusione, e il giudice chiamato a presiederla ha sposato in pieno la tesi dell'accusa.
«Google è una monopolista, e ha agito come tale per mantenere il proprio monopolio» ha scritto il giudice Amit Mehta nel verdetto, rilevando la violazione della sezione 2 dello Sherman Act, la legge antitrust degli USA.
Google ha visto sbaragliata la propria difesa, ma non ha intenzione di darsi per vinta «Questa decisione ammette che Google offre il miglior motore di ricerca, ma conclude che non dovremmo avere il permesso di renderlo facilmente disponibile» ha commentato Kent Walker, alto dirigente dell'azienda, annunciando il ricorso in appello.
Le conseguenze pratiche di quanto successo non sono immediatamente chiare, ma potrebbero essere pesanti per quanto riguarda il rapporto tra produttori di browser e dispositivi e i motori di ricerca.
Un esempio di effetto collaterale, per esempio, possono essere i problemi che Mozilla potrebbe trovarsi ad affrontare: i risultati finanziari più recenti, quelli relativi al 2022, mostrano infatti che dei 593 milioni incassati in totale 510 provengono da Google. Se questa dovesse smettere di pagare Mozilla, la situazione sarebbe molto più che seria.
Altre realtà, come Apple, nonostante le cifre decisamente superiori in gioco potrebbero molto più facilmente riuscire ad assorbire il colpo dovuto a un'eventuale cessazione della condivisione dei proventi della ricerca.
Mozilla ha fatto sapere che al momento sta esaminando la decisione del tribunale ma confermando di aver sempre sostenuto la concorrenza; continuerà quindi a offrire diverse opzioni per la ricerca, nell'attesa di capire che cosa sarà di Google.
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Homer S.