Pensato per sviluppatori e amministratori, è scritto in Rust e rilasciato con licenza open source.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-05-2025]
Ogni tanto Microsoft riesce a sorprendere. Alla recente conferenza Build 2025, Microsoft annunciato uno strumento per Windows 11 dal sapore un po' vintage: Edit.
Creato come omaggio a MS-DOS Editor ma anche per «offrire un editor accessibile che anche gli utenti con scarsissima familiarità con i terminali possano usare con facilità», è un software open source disponibile su GitHub sotto licenza MIT.
Edit è un editor di testo a riga di comando; è stato scritto in Rust per garantire leggerezza e prestazioni ("pesa" infatti meno di 256 Kbyte). Pur richiamandosi al classico MS-DOS Editor, offre un'interfaccia più moderna, modellata su quella di VSCode.
A partire da questa estate, sarà disponibile in anteprima tramite il Windows Insider Program; successivamente, diventerà parte integrante delle future versioni di Windows.
Per avviare Edit basta digitare edit nel prompt dei comandi; oppure si può digitare edit nome-file per aprire direttamente un file, senza bisogno di passare a un'applicazione grafica. Ogni opzione di menu è accompagnata da scorciatoie da tastiera, visibili direttamente nell'interfaccia, rendendo così l'editor accessibile anche a chi non è un habitué del terminale.
Tra le funzionalità già disponibili troviamo il supporto per l'apertura di più file contemporaneamente, con la possibilità di passare da uno all'altro usando Ctrl+P o cliccando sull'elenco dei file in basso a destra. Inoltre, Edit offre opzioni di ricerca e sostituzione, supporto per espressioni regolari e la possibilità di attivare il word wrapping.
L'idea dietro Edit nasce da una necessità concreta: fornire un editor di testo predefinito per le versioni a 64 bit di Windows. Christopher Nguyen, product manager di Windows Terminal, ha spiegato che l'obiettivo era creare uno strumento leggero e moderno, capace di ridurre il cambio di contesto per gli sviluppatori e gli amministratori di sistema, che spesso devono modificare file di configurazione direttamente nel terminale, magari tramite sessioni SSH.
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Homer S.