[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-08-2025]
Per cinque anni una linea di autobus a Barcellona ha operato utilizzando biometano prodotto da rifiuti umani e acque reflue e dimostrando il potenziale di un'economia circolare applicata ai trasporti. Il progetto, avviato nell'aprile 2020 da Transports Metropolitans de Barcelona (TMB) nell'ambito del programma europeo LIFE NIMBUS, ha permesso di alimentare autobus con un carburante rinnovabile derivato dal trattamento di fanghi di depurazione presso l'Ecofactory di Baix Llobregat. Questo biometano, privo di odori sgradevoli e con emissioni di CO2 ridotte di oltre l'85% rispetto ai combustibili fossili, vuol rappresentare un modello di sostenibilità che potrebbe ispirare altre città.
Il progetto LIFE NIMBUS, coordinato dal Water Technology Center (Cetaqua) con la partecipazione di TMB, Aguas de Barcelona e l'Università Autonoma di Barcellona (UAB), ha trasformato i rifiuti organici in una risorsa energetica. Il biometano prodotto è un gas rinnovabile ottenuto purificando il biogas generato dalla decomposizione di materia organica come fanghi di depurazione. Secondo la Commissione Europea il biometano è una delle principali fonti di energia rinnovabile per decarbonizzare il sistema energetico dell'UE, con un potenziale di crescita significativo entro il 2030. La Spagna, con la sua roadmap sul biogas approvata nel 2022, mira a quadruplicare la produzione di questo gas entro tale data: il progetto di Barcellona è un esempio concreto di questa strategia.
I risultati del progetto sono notevoli. Gli autobus alimentati a biometano non solo hanno eliminato i problemi di odore associati ai rifiuti, ma hanno anche ridotto significativamente l'impronta di carbonio, con emissioni vicine alla neutralità. Il CEO di TMB Gerardo Lertxundi ha descritto l'iniziativa come un «progetto di economia circolare sostenibile» nel quale l'azienda è pienamente impegnata, con l'obiettivo di espandere l'uso del biometano su scala più ampia. La produzione di biometano presso l'Ecofactory di Baix Llobregat, inaugurata ufficialmente nell'aprile 2023, ha dimostrato la fattibilità tecnica e ambientale del sistema.
Nonostante le dichiarazioni di ottimismo, resta da capire quanto il progetto sia «scalabile»: molti si chiedono se i costi di produzione e infrastruttura possano limitare la diffusione dei "caccabus" su larga scala. Dal punto di vista tecnico il biometano offre vantaggi significativi rispetto ai combustibili tradizionali. Secondo un rapporto dell'International Energy Agency il biometano può ridurre le emissioni di gas serra fino al 90% rispetto al diesel, rendendolo una soluzione ideale per i trasporti pubblici. Inoltre la sua produzione utilizza infrastrutture esistenti per il trattamento delle acque reflue, minimizzando la necessità di nuovi impianti. Tuttavia il rapporto IEA evidenzia anche sfide, come i costi iniziali elevati per l'aggiornamento degli impianti di depurazione e la necessità di garantire una fornitura costante di materia organica.
Il progetto di Barcellona si inserisce in un contesto più ampio di transizione verso combustibili rinnovabili. In Europa, città come Stoccolma e Lille hanno già adottato il biometano per i trasporti pubblici; in Italia il biometano è in crescita, con oltre 30 impianti attivi nel 2025 secondo dati di Legambiente. Tuttavia il modello di Barcellona si distingue per l'integrazione diretta tra il trattamento delle acque reflue e l'uso nei trasporti: un esempio di economia circolare che potrebbe essere replicato altrove. Le limitazioni riguardano la produzione di biometano, che dipende dalla disponibilità di rifiuti organici, e l'espansione su larga scala, che richiederebbe investimenti significativi in infrastrutture e logistica. Come riportato da un'analisi di Bloomberg, la competizione con altre fonti rinnovabili, come l'idrogeno verde, potrebbe influenzare l'adozione del biometano nel lungo termine.
Ciononostante, il successo quinquennale del progetto LIFE NIMBUS dimostra che il biometano può essere una soluzione immediata e praticabile per ridurre l'impatto ambientale dei trasporti urbani.
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Homer S.