[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-09-2025]
Durante l'evento Snapdragon Summit 2025, il CEO di Qualcomm Cristiano Amon ha espresso entusiasmo per l'arrivo di Android sui PC desktop, definendolo un passaggio naturale nell'evoluzione dell'ecosistema informatico. Sebbene non accompagnata da dettagli tecnici o date precise, la dichiarazione conferma l'interesse crescente verso una convergenza tra il mondo mobile e quello desktop, alimentata dalla maturazione dell'architettura ARM e dalla diffusione dei PC Copilot+.
L'idea di portare Android in modo nativo su desktop non è nuova ma finora ha trovato spazio solo in progetti marginali o in ambienti virtualizzati. Le distribuzioni come Android-x86, Bliss OS e PrimeOS hanno tentato di colmare il divario, offrendo esperienze ibride con interfacce adattate e supporto parziale alle app del Play Store. Tuttavia nessuna di queste soluzioni ha raggiunto una massa critica, anche per via della frammentazione del software e della mancanza di ottimizzazione per l'input da tastiera e mouse.
L'interesse di Qualcomm potrebbe cambiare lo scenario. Con l'arrivo dei chip Snapdragon X Elite e X Plus, dotati di NPU dedicate e prestazioni competitive rispetto alle soluzioni x86, l'azienda ha già dimostrato di voler ampliare il ruolo dell'architettura ARM. L'obiettivo dell'integrazione di Android su desktop è offrire un'esperienza coerente, fluida e compatibile con l'intero ecosistema mobile, inclusi i servizi Play, le app native e le API di sistema.
Dal punto di vista strategico, Android su desktop rappresenterebbe una risposta indiretta al successo di Apple con macOS e iPadOS, che condividono lo stesso base e permettono una transizione fluida tra dispositivi. Per Google significherebbe estendere il raggio d'azione di Android oltre smartphone, tablet e TV, consolidando la propria presenza anche nel segmento produttivo e creativo. Per Qualcomm invece sarebbe l'occasione di rafforzare il proprio ruolo come fornitore di soluzioni complete, non solo per il mobile ma anche per il computing general-purpose.
«In passato, i sistemi che sviluppavamo per i PC sono sempre stati molti diversi da quelli che sviluppavamo per gli smartphone» ha dichiarato Rick Osterloh, vicepresidente di Google. «Abbiamo avviato un progetto per combinarli: stiamo costruendo insieme una base tecnica comune per i nostri prodotti».
Non è ancora chiaro se Android su desktop sarà distribuito come sistema operativo autonomo, come modalità alternativa all'interno di ChromeOS o come ambiente virtualizzato su Windows, adottando una soluzione meno rivoluzionaria. Alcuni indizi suggeriscono che Google stia lavorando da tempo a una versione di Android dotata di interfaccia desktop con supporto per finestre ridimensionabili, multitasking avanzato e input esteso. La collaborazione con Qualcomm potrebbe accelerare lo sviluppo e garantire un'ottimizzazione profonda a livello hardware.
In attesa di conferme ufficiali, l'interesse espresso da Amon rappresenta un segnale chiaro: l'idea di un Android desktop non è più una sperimentazione di nicchia ma una direzione concreta che coinvolge attori di primo piano.
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