Google ha iniziato la trasformazione di Android in un vero sistema operativo desktop.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-03-2025]
Il tempo in cui i telefoni non potevano competere, in termini di prestazioni, con i computer è ormai tramontato: il processore di uno smartphone di buon livello oggi può tranquillamente eseguire i compiti generalmente affidati ai processori per PC, come i vari portatili basati su CPU ARM dimostrano.
Addirittura, aziende come Qualcomm sostengono che certi propri modelli, come lo Snapdragon 8 Elite, siano più veloci anche dei più recenti concorrenti prodotti da Intel, come il Core Ultra 288V.
Insomma, uno smartphone odierno può fare praticamente tutto ciò che fa un PC. La vera limitazione - al di là delle dimensioni dello schermo, o della necessità di collegare periferiche come una tastiera per un uso più pratico - sta nel sistema operativo.
Android è per molti versi un sistema "chiuso": certe applicazioni comuni sui PC non esistono per questo sistema operativo, se non in versione limitata, e ciò compromette l'utilizzo dello smartphone come sostituto del PC.
Al cuore di Android, però, c'è Linux. Si potrebbe dire che Android è una distribuzione Linux pesantemente orientata ai dispositivi mobili, ma comunque si tratta di Linux: c'è dunque il potenziale di eseguire le applicazioni per Linux, esattamente come fa ChromeOS.
Quest'idea deve piacere a Google che negli ultimi dispositivi Pixel, dotati di Android 15, ha attivato l'accesso a un vero e proprio terminale Linux; si prevede inoltre che, quando arriverà Android 16, esso sarà in grado di eseguire le applicazioni desktop scritte per il sistema del pinguino.
Allo stato attuale, il teminale di Android 15 consente l'accesso alla shell di una macchina virtuale con Debian Linux.
Per attivare questa funzionalità - posto, come dicevamo, di possedere un dispositivo Pixel - occorre attivare la Modalità Sviluppatore. Questo Developer Mode si raggiunge dal menu Impostazioni -> Informazioni sul telefono e toccando per sette volte il numero di build.
Una volta attivata la Modalità Sviluppatore occorre abilitare l'accesso al terminale seguendo il percorso Impostazioni -> Sistema -> Opzioni per sviluppatori -> Ambiente di Sviluppo Linux.
L'impostazione iniziale dell'ambiente richiederà un po' di tempo, poiché deve scaricare oltre i 500 Mbyte di dati di Debian; sarà quindi necessario operare qualche configurazione (come lo spazio da destinare alla distribuzione, o le impostazioni di rete) ma a quel punto il Terminale apparirà tra le app disponibili sul telefono.
Al momento, il supporto alle applicazioni per Linux con interfaccia grafica non è presente: arriverà con Android 16. Si tratta però di un primo passo nella direzione in cui, secondo l'esperto di Android Mishaal Rahman, Google intende muoversi: «trasformare Android in un vero sistema operativo desktop.
«Per farlo» - spiega ancora Rahman - «deve fare in modo che interagisca meglio con i metodi in input tradizionalmente usati dai PC e con le varie opzioni per i display. Ecco perché Google sta testando, in Android 16, nuovi strumenti di gestione dei monitor esterni, funzionalità che porterà Android più vicino agli altri sistemi operativi desktop».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Homer S.