[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-10-2025]
Qualcomm Technologies ha annunciato l'acquisizione di Arduino, azienda italo-svizzera nota per aver diffuso la conoscenza e la passione per l'elettronica attraverso una piattaforma open source accessibile anche a studenti e hobbisti, oltre che a professionisti. L'operazione, il cui valore non è stato reso pubblico, segna un passaggio strategico per il colosso californiano dei semiconduttori, che punta a consolidare la propria presenza nel settore dell'intelligenza artificiale distribuita e dell'IoT industriale.
Arduino, fondata nel 2005 all'Interaction Design Institute di Ivrea, ha costruito negli anni una community globale di oltre 33 milioni di utenti attivi. Le sue schede e l'IDE sono diventati strumenti fondamentali per l'apprendimento dell'elettronica e la prototipazione rapida. L'azienda ha sede legale in Svizzera ma il cuore operativo resta in Italia, a Torino, dove si concentrano le attività di ricerca e sviluppo. Secondo il CEO Fabio Violante, l'acquisizione «consente di fare un salto di scala necessario per rafforzarci nell'"edge AI" e nell'infrastruttura cloud» mantenendo però l'indipendenza operativa e la filosofia open.
Il primo frutto dell'alleanza è la nuova scheda Arduino UNO Q, presentata contestualmente all'annuncio. Si tratta di un computer a scheda singola con architettura dual brain: un microprocessore Qualcomm Dragonwing QRB2210 compatibile con Linux Debian, affiancato da un microcontrollore. La scheda è pensata per applicazioni di IA e IoT avanzate - dalla visione artificiale all'audio ambientale - e segna un'evoluzione rispetto alla storica Arduino Uno. È compatibile con l'IDE Arduino e introduce il nuovo ambiente di sviluppo integrato Arduino App Lab.
Qualcomm negli ultimi anni ha acquisito anche Edge Impulse e Foundries.io e mira a costruire una piattaforma che integri hardware, software e servizi cloud. L'acquisizione di Arduino rafforza questa visione, con l'intento di offrire agli sviluppatori una base accessibile e flessibile per creare soluzioni scalabili. L'azienda americana ha garantito che Arduino continuerà a supportare microcontrollori e microprocessori di diversi fornitori, mantenendo la compatibilità e l'apertura che ne hanno decretato il successo.
La community osserva con attenzione. Da un lato l'operazione promette risorse industriali e accesso a tecnologie avanzate, dall'altro resta il timore che l'identità open source possa essere compromessa. Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, ha rassicurato: «Arduino è nata per essere centrata sulle persone e continuerà a esserlo. Unire le forze con Qualcomm ci permette di offrire strumenti potenti, ma accessibili e umani».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|