Migliaia di aerei A320 a terra. Perché è una buona notizia. (2)
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-12-2025]

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Migliaia di aerei A320 a terra. Perché è una buona notizia
Il caso degli Airbus e l'incidente del Boeing 737 Max non sono nemmeno lontanamente comparabili, non solo perché centinaia di morti siano molto peggio di una decina di feriti lievi. Il caso del 737 Max riguardava infatti un difetto sistemico di progettazione dell'aereo, realizzata mettendo pezze al modello precedente. Il problema gestito malamente e in maniera sotterranea, anche perché scoperto quando migliaia di esemplari erano già stati consegnati e in volo. Si tratta di un problema gravissimo di mala gestione aziendale, che ha avuto ripercussioni anche penali. Il problema dell'Airbus A320 al contrario ha dimostrato anche una pronta e accorta gestione di un problema nuovo e difficilmente prevedibile che è stato comunque neutralizzato, grazie alla progettazione informatica dell'aereo (il primo aereo fly-by-wire al mondo).
Come la storia insegna, Cassandra è di parte. Riassumendo con una terminologia calcistica e commerciale, potrebbe dire: Airbus 1 - Boeing 0
, anzi,
Industria europea 1 - Industria statunitense 0.
Come la stampa sta trattando il problema: la notizia in effetti è non facile da spiegare se non lo fa qualcuno che sa di cosa si parla. E' stata data in maniera confusa, mischiando un evento nuovo e imprevisto con altre questioni di aerei cannibalizzati e a terra per manutenzione preventiva e di motori nuovi che rivelano difetti. Sono problemi che affliggono tutta l'aviazione mondiale da sempre e che sono indice di una efficace e proattiva gestione, visto che vengono quasi sempre corretti prima che provochino il minimo incidente.
Prevenire i cigni neri? Cassandra, lo ricordiamo, fa di mestiere la profetessa e coglie l'occasione per ricordare le sue precedenti esternazioni (qui, qui e qui) circa la fragilità delle moderne tecnologie di fronte a eventi noti ma inusuali, come l'Evento di Carrington, per fortuna avvenuto quando l'elettricità era una novità e l'informatica non esisteva. Si è trattato di una grande esplosione coronale solare, un evento con una frequenza di ripetizione stimata in 200 anni; se fosse una regola precisa, visto che l'evento originale è del 1859, quasi ci saremmo. Per fortuna si tratta invece solo di una probabilità; ma significa che ogni anno c'è un po' meno dell'uno per cento di probabilità che accada.
Se avvenisse un'eruzione solare imprevista della stessa intensità, una buona parte dei chip attualmente al lavoro sul pianeta brucerebbe a causa dei campi elettromagnetici che li investirebbero. Nello specifico probabilmente cadrebbero davvero buona parte degli aerei, di qualsiasi marca. Ma la situazione a terra sarebbe infinitamente più grave, con le comunicazioni e la logistica merci mondiali azzerate in maniera irreparabile dal collasso delle loro strutture digitali. La cosa potrebbe provocare un collasso sistemico a livello planetario e quindi disordini, carestie e parziale crollo della civiltà, con un numero di morti elevatissimo.
È indispensabile pensarci prima, visto che si tratta di un rischio molto più probabile della caduta di un grande asteroide, evento catastrofico ma che l'ultima volta è successo non 200 anni ma 63.000.000 anni fa. Il prossimo Evento di Carrington potrebbe essere domani. Qualcuno sta facendo o farà qualcosa di efficace? A ben guardare si tratta solo di una questione di soldi e di risorse, per esempio quelli dissipati nelle guerre. Ma dopotutto, anche l'Antropocene prima o poi finirà e il pianeta potrà fare a meno tranquillamente della razza umana. Si tratta di ben altro che una decina di teste rotte e di qualche migliaio di voli cancellati per i poveri vacanzieri statunitensi. Cassandra ve lo ripete ancora: può succedere domani.
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