Dal motore di Microsoft si arriva a un sacco di materiale protetto dal copyright, eppure le major sembrano ignorarlo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-07-2014]
Quando si tratta di pirateria, non tutti i motori di ricerca sono uguali: i detentori dei diritti sembrano infatti non farsi problema nel concedere a Tizio ciò che a Caio non è permesso.
Nella fattispecie, Tizio e Caio sono rispettivamente Bing e Google.
Di quest'ultimo, tutti sappiamo la pressione cui è sottoposto da case discografiche e cinematografiché affinché rimuova i risultati che portano a materiale protetto da copyright.
Ogni settimana, il motore di Mountain View riceve non migliaia ma milioni di richieste e resta comunque un sorvegliato speciale: le major vorrebbe che facesse molto di più e possibilmente che si desse alla censura selvaggia; ma Google, al momento, tiene duro.
Bing, invece, fa praticamente quello che vuole. Anch'esso, naturalmente, riceva la sua brava dose di richieste di rimozione, ma non è tanto sotto pressione quanto il rivale.
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Il motivo è facile da immaginare: nonostante gli sforzi di Microsoft, Google è molto più utilizzato di Bing.
Così, forte di questo suo quasi-anonimato, Bing ha potuto introdurre strumenti che, se fossero stati lanciati da Google, avrebbero subito scatenato le ire dei detentori dei diritti.
Prendiamo per esempio la ricerca video: non solo nella versione USA esiste una sezione apposita che permette di cercare soltanto tra le serie televisive, ma grazie all'autocompletamento (che, in Google, è una caratteristica aspramente criticata dalle major perché favorirebbe la pirateria) i primi risultati quando si inizia a scrivere riguardano materiale protetto dal copyright.
Basterà per esempio scrivere Bre per trovarsi proposta la serie televisiva Breaking Bad, con tutti gli episodi completi a disposizione e anche in alta definizione; e per essere sicuri di eliminare tutto ciò che non c'entra, esiste una comoda funzione che permette di selezionare soltanto i video più lunghi di 20 minuti.
Bing offre poi un'ulteriore caratteristica interessante e, a quanto pare, unica: fermando brevemente il cursore del mouse su uno dei risultati appare un'anteprima del video.
È chiaro che Bing in sé non punta certo a diffondere la pirateria e che i suggerimenti nascono dalle ricerche degli utenti; però è sbalorditivo rilevare quanto sia facile trovare episodi completi delle serie TV più famose tramite questo motore di ricerca, quasi sia stato finora graziato dalle major.
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