Falla nel bootloader di Linux vanifica il Secure Boot

La vulnerabilità permette di installare malware da eseguire all'avvio del Pc.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-08-2020]

BootHole

Il Secure Boot è una caratteristica di Uefi che ormai è presente su tutti i computer moderni e che, in sostanza, consente di eseguire soltanto software autorizzato dal produttore, riconosciuto tramite una firma digitale.

L'idea di fondo - nonché origine del nome di questa tecnologia - è che consentire l'esecuzione soltanto di software firmato aumenti la sicurezza complessiva del computer.

Il suo uso non è strettamente obbligatorio: Windows 10, per esempio, si installa anche senza Secure Boot, ma in questo caso è necessario prima disattivare tale funzionalità.

Anche molte distribuzioni Linux - come RedHat, Fedora, Ubuntu e Linux Mint - supportano Secure Boot, quantomeno per evitare agli utenti di dover apportare modifiche alle impostazioni Uefi.

Ora tutto questo sistema di sicurezza è stato messo in crisi da una scoperta fatta dai ricercatori di Eset: hanno rilevato che l'utilizzo dell'accoppiata Secure Boot + Grub 2 (il bootloader usato dalla maggioranza delle distribuzioni Linux) apre la porta alla possibilità di inserire del malware nel processo di boot.

Ciò è dovuto a una vulnerabilità scoperta in Grub, ma la falla - chiamata BootHole - può essere sfruttata soltanto se Secure Boot è abilitato.

A ridurre un po' la minaccia presentata in questo scenario c'è il fatto che chi voglia sfruttare la vulnerabilità deve avere accesso al file di configurazione di Grub (grub.cfg), operazione possibile solo inserendo la password di root (o quella dell'utente tramite il comando sudo).

Le varie campagne di scam ci dimostrano però che non è troppo difficile convincere un utente a fare praticamente qualsiasi cosa, come per esempio inserire la propria password su richiesta.

Microsoft ha riconosciuto l'esistenza del problema rilasciando alcune indicazioni su come ridurre la portata del pericolo (tra cui la riconfigurazione di Secure Boot), e ora gli autori delle varie distribuzioni Linux devono procedere ad aggiornare Grub, fornendo nuove versioni firmate del bootloader.

Ciò sta in realtà già avvenendo, e nei prossimi giorni tutte le distribuzioni rilasceranno gli aggiornamenti necessari: in alcuni casi (come Ubuntu) l'aggiornamento è già disponibile al momento in cui scriviamo, ed è pertanto utile installarlo subito.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

In questo caso mi sembra però che ci voglia ancora più impegno del solito, da parte dell'utonto, per farsi fregare. Leggi tutto
30-8-2020 16:54

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quanto spam ricevi in media ogni giorno?
Uno o due messaggi
Meno di dieci messaggi
Tra i dieci e i venti messaggi
Tra i venti e i cinquanta messaggi
Tra i cinquanta e i cento messaggi
Tra i cento e i cinquecento messaggi
Oltre cinquecento messaggi

Mostra i risultati (3843 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics