Auto elettriche, ricarica dal marciapiede

Prime soluzioni concrete per chi non ha un posto auto elettrificato.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-10-2022]

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Una delle critiche più sensate e ragionevoli all'adozione delle auto elettriche è la difficoltà di caricare per chi non ha un posto auto dotato almeno di una comune presa elettrica. Chi parcheggia l'auto per strada non ha nessuna certezza di poter caricare, perché le colonnine sono poche e magari lontane o già occupate (spesso da auto a pistoni), e non può permettersi di portare l'auto a una colonnina rapida per un'oretta per caricarla (e oltretutto le colonnine rapide sono anche le più costose).

Servono chiaramente delle soluzioni, e Jack Scarlett del canale YouTube Fully Charged le presenta con cognizione di causa, perché lui è uno di quelli che ha l'auto elettrica ma non ha un garage o un posto auto personale dotato di presa o colonnina. Ma allora come fa?

Scarlett (che guida una Polestar) usa varie soluzioni, tutte a carica relativamente lenta, perché tanto la sua auto, come tante, resta ferma gran parte del tempo, e ne illustra anche altre:

  • mini-colonnine lente installate dentro i lampioni, per cui i parcheggi elettrificati diventano numerosissimi (ChargeLight, Ubitricity);
  • prese annegate nei marciapiedi, che vengono attivate usando un connettore apposito (Trojan Energy), oppure emergono solo quando servono (Urban Electric);
  • gli "AirBnB elettrici", ossia punti di ricarica privati che vengono messi a disposizione di altri utenti dietro pagamento tramite app (Co-charger);
  • furgoni elettrici dotati di grande batteria a bordo, che portano la ricarica ovunque sia l'auto e possono intervenire senza richiedere la presenza del proprietario, con i permessi opportuni (ChargeFairy);
  • e una soluzione semplice e pratica per chi può parcheggiare sulla strada, davanti a casa, ma per ovvie ragioni di sicurezza pedonale non può tirare un cavo che attraversi il marciapiedi: una canalina a raso, apribile e richiudibile, nella quale far passare il cavo di ricarica sotto il piano calpestabile, che rimane così perfettamente liscio e privo di ostacoli (Green Mole, Kerbo Charge) oppure un braccio rigido che porta il cavo a scendere verticalmente sopra l'auto senza ingombri per i pedoni (ChargeBridge).

Tutto questo succede non in qualche avveniristica comunità giapponese o californiana, ma nella relativamente soporifera Europa e specificamente a Londra. E non chissà quando, ma adesso. C'è chi non sa fare altro che lagnarsi e dire che è tutto impossibile, e c'è chi invece scorge occasioni per creare nuovi servizi.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

Ricarica in dieci secondi? Mettiamo anche il cambio gomme, così poi servirà un team di meccanici di Formula 1 al semaforo... :djparty: Leggi tutto
23-10-2022 09:54

@zero Forse perché non hanno ancora inventato la ricarica in 60 secondi ma dai tempo al tempo...
22-10-2022 15:30

Tra le varie soluzioni, manca solo la ricarica al semaforo: appena ti fermi col rosso, arriva l'omino che si offre di ricaricare l'auto (e lavare i vetri) .
22-10-2022 10:27

Bella forza, Midsomer non esiste, l'ispettore Barnaby vive già in un mondo virtuale, che gli costa piantarci le torrette per la ricarica? Anzi, perché non passare direttamente al teletrasporto già che c'è? :malol:
22-10-2022 06:55

Ma avete visto che siamo in un quartiere tranquillo inglese dove non accade mai nulla, tanto che l'ispettore Barnaby deve occuparsi di omicidi perché mancano furti e vandalismi :shock: in Italia sono soluzioni inapplicabili per burocrazia, inciviltà, delinquenza, ed il mito dell'auto elettrica a batteria risolvi problemi si e... Leggi tutto
21-10-2022 18:56

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