Un album silenzioso per protestare contro l'uso della IA nella musica

Ci sono oltre 1.000 artisti dietro “Is This What We Want?”, disponibile su Spotify.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-02-2025]

album silenzioso protesta bush lennox
Foto di AB.

È piuttosto singolare la protesta che oltre 1.000 musicisti e cantanti hanno messo in campo per diffondere la consapevolezza circa l'impatto negativo che l'utilizzo della IA ha sugli artisti e, in particolare, circa una nuova proposta di legge che si sta facendo largo nel Regno Unito.

Detta proposta consentirebbe alle aziende che si occupano di Intelligenza Artificiale di utilizzare ogni materiale cui possano avere accesso in modo legale per l'addestramento dei modelli, senza dover ottenere un permesso preventivo; sarebbero gli artisti contrari a questa pratica a dover esprimere il proprio dissenso, e solo a quel punto le aziende sarebbero legalmente impossibilità a usare il materiale di quel particolare artista.

«La proposta del governo consegnerebbe il lavoro di una vita dei musicisti del Paese alle aziende di IA, gratuitamente, permettendo a queste ultime di sfruttare il lavoro dei musicisti per superarli nella competizione» ha commentato Ed Newton-Rex, compositore britannico al quale si deve l'ideazione della protesta di cui parlavamo all'inizio.

Essa consiste in un album, intitolato Is This What We Want? (È questo ciò che vogliamo?) e disponibile su Spotify, le cui 12 tracce sono "silenziose": nonostante dietro la creazione dell'opera ci siano nomi come Kate Bush o Annie Lennox, ogni brano contiene soltanto rumori captati in studi di registrazione, o teatri, o sale da concerto completamente vuoti.

L'idea è che tutto ciò riesca a rappresentare efficacemente il potenziale impatto della IA sulla possibilità degli artisti di continuare a guadagnarsi da vivere una volta che le opere generate al computer abbiano guadagnato diffusione con l'approvazione della politica.

I titoli stessi delle tracce servono a rafforzare quest'idea: letti l'uno dopo l'altro in ordine, formano la frase The British government must not legalise music theft to benefit AI companies (Il governo britannico non deve legalizzare il furto della musica per favorire le aziende di IA).

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti
Intelligenze artificiali per creare cartoni animati o isolare voci
Dopo la fake news, la fake music? Gli inganni su Spotify
Gangnam Style non è più il video più visto di tutti i tempi su Youtube
Musica a distanza, Italia premiata per l'innovazione tecnologica
La rivincita delle musicassette
Sorpresa, il vinile vende più degli MP3

Commenti all'articolo (4)

In realtà pare che la proposta del governo britannico non si limiti ai soli contenuti musicali ma in generale a tutte le opere protette da copyright quindi anche libri, immagini ecc. Francamente una deregulation del genere mi sembra decisamente preoccupante non preoccupandosi minimamente dei rischi dell'utilizzo dei materiali e dei... Leggi tutto
1-3-2025 14:25

{Ultino}
Gia prima della palese IA venivano usati programmi che bastava inserire le battute principali e poi li software generava la melodia più logica,mix vocali nei concerti correggono le sbavature ecc.Prima la tecnologia aiutava e gli artisti venivano aiutati da lei,il passo successivo era scontato.Ma credo che il punto sia,se il... Leggi tutto
27-2-2025 13:17

{nitro}
Concordo con l'utente Homer S. Direi che ormai gli artisti sono defunti, lasciando il posto a imprenditori/trici super narcisisti, mentre la musica che si sente oggi è spesso appiattita a livelli da asilo. Ma forse è giusto così, i tempi sono questi.
26-2-2025 10:07

Troppo poco e troppo tardi. Quanti potenziali utenti non gli rinfaccerebbero adesso i biglietti venduti a prezzi da sceicco per i concerti, i dischi cari quanto l'oro zecchino e il merchandising onnipresente? Il tutto condito da un'autentica invasione della loro immagine su qualsiasi forma di promozione pubblicitaria del mercato. Anche... Leggi tutto
26-2-2025 07:45

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
A Milano l'Ecopass si è trasformato in congestion charge: si paga per accedere al centro anche se si ha un'auto poco inquinante. Sei d'accordo?
Sono favorevole a questo modello, per le grandi città: bisogna usare meno l'auto.
Sono contrario in generale: non serve, è solo una tassa per spillare quattrini ai cittadini.
Era meglio il vecchio modello, in cui le auto meno inquinanti non pagavano (o pagavano di meno).
Il problema non mi tocca: non vivo e non vado mai né a Milano né in altre grandi città.

Mostra i risultati (2612 voti)
Dicembre 2025
Google Antigravity cancella un intero drive: la IA si scusa, ma i dati sono persi
Migliaia di aerei A320 a terra. Perché è una buona notizia
Arduino passa a Qualcomm: la comunità hacker esplode di malcontento
Piracy Shield, i provider italiani presentano il conto: 10 milioni di euro l'anno
Il Digital Omnibus è una resa dell'Unione Europea?
Novembre 2025
MediaWorld vende iPad a 15 euro per errore, adesso li vuole tutti indietro
Riscaldano casa con un datacenter in giardino: giù i costi delle bollette
I Baschi Grigi della Cybersicurezza
Telemarketing aggressivo, operativo il filtro che impedisce lo spoofing dei numeri mobili
Cloudflare in tilt. Migliaia di siti irraggiungibili, servizi bloccati in tutto il mondo
E se Internet sparisse?
Windows diventerà un Agentic OS. Microsoft entusiasta, gli utenti temono guai
Database con dati personali di 3,8 milioni di italiani pubblicato nel dark web
I crescenti segni dell'esplosione
WhatsApp apre le porte a Telegram, Signal e altri servizi: inizia l'era delle chat cross-app
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 10 dicembre


web metrics