5 maggio, Skype dà il mortal sospiro



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-03-2025]

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Microsoft si prepara a uccidere Skype

Siamo nel 2003. È il 29 di agosto. A Stoccolma una ventina di persone si raduna per assistere al debutto online di un software, sviluppato da loro, che consente di fare telefonate via Internet, da un computer a un altro, in qualunque luogo del mondo, e consente di farlo facilmente e soprattutto gratis a prescindere dalla distanza fra i due interlocutori. È una rivoluzione vera e propria, in un'epoca in cui le conversazioni a lunga distanza sono un sostanziale monopolio delle compagnie telefoniche e hanno costi molto elevati e i messaggi vocali di WhatsApp che oggi consideriamo normali o addirittura essenziali sono pura fantascienza. Mancano infatti quattro anni al debutto del primo iPhone (nel 2007) e WhatsApp nemmeno esiste (arriverà nel 2009 e i suoi "vocali" inizieranno nel 2014).

Nel 2003 ci sono già altri software che permettono di trasportare la voce via Internet, ma sono complicati da installare e ancora più complicati da configurare. Questo, invece, si installa in pochi semplici passaggi e non richiede modifiche dei firewall aziendali o altre complessità tipiche dei suoi concorrenti. E così, il primo giorno il software viene scaricato da diecimila persone. Nel giro di un paio di mesi ha già un milione di utenti. Lo stupore di potersi parlare via Internet è ovunque.

Questo software, come avrete intuito, è quello che oggi chiamiamo Skype. Inizialmente, però, il nome previsto era un altro. Era Skyper: un po' per assonanza con Napster, uno dei software più popolari e controversi di quegli anni, e un po' come fusione di sky (cielo) e peer, dato che impiega la stessa tecnologia di trasmissione adoperata dai circuiti peer-to-peer per lo scambio di musica e film via Internet. Ma ahimè il dominio Skyper.com è già occupato, e così Skyper perde la R e diventa Skype.

L'assonanza del nome non è l'unico legame di Skype con i circuiti peer-to-peer: i fondatori di Skype sono lo svedese Niklas Zennström e il danese Janus Friis, e il software è stato scritto da un gruppo di programmatori estoni. Sono le stesse persone che due anni prima hanno creato Kazaa, un popolarissimo programma concorrente di Napster, e ora hanno adattato la tecnologia di Kazaa alla telefonia online.

Viste le grane legali che hanno avuto con le case discografiche per colpa di Kazaa, accusato di facilitare la pirateria audiovisiva di massa, Zennström e Friis hanno deciso di integrare immediatamente in Skype la crittografia, in modo che le chiamate fatte via Skype non siano intercettabili. Ovviamente questo fa diventare Skype uno dei software prediletti dai criminali di tutto il mondo oltre che dalle persone comuni che vogliono semplicemente parlare con amici e parenti lontani senza svenarsi.

Skypesite 2011
Una pagina del sito di Skype com’era nel 2011. Fonte: Archive.org.

Altrettanto ovviamente, le compagnie telefoniche non vedono con piacere l'avvento di questo concorrente che li spiazza completamente offrendo gratis il servizio che loro invece fanno pagare, ma legalmente non c'è nulla che possano fare per impedirlo, anche perché Zennström e Friis fanno in modo che Skype, intesa come azienda, non sia classificabile come operatore telefonico, perché non offre chiamate da un numero telefonico a un altro, ma solo da un numero telefonico a un computer oppure da un computer a un numero di telefono.

A settembre del 2005, dopo due anni di crescente successo e di espansione dell'azienda, Skype viene venduta a eBay per due miliardi e 600 milioni di dollari. Il suo software diventa man mano una delle applicazioni fondamentali di Internet, con oltre seicento milioni di utenti registrati e circa 300 milioni di utenti attivi mensili. Ma i giganti del software stanno sviluppando prodotti concorrenti: Google, Microsoft, Yahoo, Facebook, Apple e altri, come Viber, alitano sul collo di Skype, che nel frattempo ha aggiunto le videochiamate.

Nel 2011, Microsoft compra Skype per otto miliardi e mezzo di dollari. È l'acquisto più costoso mai fatto fino a quel punto dal colosso di Redmond. Skype viene integrato nei servizi di Microsoft, tanto da diventare l'app di messaggistica predefinita di Windows 8.1, e viene progressivamente trasformato. Nascono le versioni per Mac, iPhone, iPad, Android, BlackBerry e anche Linux, e arriva anche Skype for Business, che però è in realtà un prodotto completamente distinto che ha in comune con Skype soltanto il nome e l'estetica.

Sembra l'apice del successo, ma in realtà il destino di Skype è già segnato.

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Le funzioni di Skype che Teams non ha

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Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 18)


io un pò si, ma ho ancora il ricordo di quello che era un tempo, non del programmone insulso in cui hanno tentato invano di mutarlo per cercare di integrarlo nel mondo Microsoft, senza accorgersi che questo non era possibile. Leggi tutto
21-3-2025 16:49

era un fantastico software TANTI anni fa... poi, in mano a Microsoft, è lentamente ma inesorabilmente peggiorato :x
21-3-2025 09:50

Io no anche se, prima che lo comprasse M$, al lavoro lo usavamo parecchio.
20-3-2025 18:51

Qualcuno veramente piangerà per il pensionamento di Skype???
19-3-2025 22:27

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