The Mask, il malware che ci spia da sette anni

Kaspersky ha identificato una minaccia estremamente sofisticata che accumula dati riservati sin dal 2007, colpendo bersagli di alto profilo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-02-2014]

careto the mask

Kaspersky Lab ha individuato quella che considera come la più sofisticata minaccia mai apparsa in Rete.

L'ha chiamata The Mask traducendo la parola spagnola Careto scovata all'interno del codice del malware.

A quanto pare, si tratta di una minaccia che è stata attiva in Internet sin dal 2007, contribuendo a operazioni di cyberspionaggio e alla cattuare di informazioni importanti sulle vittime.

Non si sa chi ci sia dietro The Mask anche perché la rete ha cessato ogni attività poco prima della pubblicazione della scoperta: segno che i suoi creatori hanno intenzione di proteggere il proprio anonimato.

Quel che invece si conosce è la notevole complessità del software, che comprende malware per Windows, Mac OS X, Linux e probabilmente Android e iOS.

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Quale tra queste tecniche diffusamente utilizzate dagli hacker ti sembra la più pericolosa?
1. Violazione di password deboli: l'80% dei cyberattacchi si basa sulla scelta, da parte dei bersagli, di password deboli, non conformi alle indicazioni per scegliere una password robusta.
2. Attacchi di malware: un link accattivante, una chiave USB infetta, un'applicazione (anche per smartphone) che non è ciò che sembra: sono tutti sistemi che possono installare malware nei PC.
3. Email di phishing: sembrano messaggi provenienti da fonti ufficiali o personali ma i link contenuti portano a siti infetti.
4. Il social engineering è causa del 29% delle violazioni di sicurezza, con perdite per ogni attacco che vanno dai 25.000 ai 100.000 dollari e la sottrazione di dati.
5. Ransomware: quei programmi che "tengono in ostaggio" i dati dell'utente o un sito web finché questi non paga una somma per sbloccarli.

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Il veicolo dell'infezione è una classica email di phishing, che porta l'utente incauto verso un sito ripieno di exploit progettato per infettare il computer che lo visiti; dopo aver portato a termine l'infezione con uno degli strumenti a disposizione, The Mask redirige l'utente verso il sito legittimo indicato nell'email, sviando così ogni sospetto, che può essere un portale di news o un filmato su YouTube.

careto

Kaspersky fa sapere di aver individuato nel "pacchetto" rootkit, bootkit, e trojan progettati per infettare Windows e Mac OS X; vi sono anche moduli progettati per attaccare Linux, ma la backdoor non è stata scoperta dai ricercatori. Dai log, emerge la possibilità che siano presi di mira anche i sistemi mobili, ma non ci sono indizi certi.

Le vittime sono di alto profilo: i bersagli principali comprendono infatti istituzioni governative, uffici diplomatici, ambasciate, aziende che si occupano di energia (petrolio, gas, elettricità), istituti di ricerca, società finanziarie e attivisti.

La modularità di The Mask e la sua complessità l'hanno reso in grado di adattarsi rapidamente ai vari scenari incontrati nel corso degli anni e di infettare un numero imprecisato di computer

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Commenti all'articolo (4)

@Maary79 Pur sempre utonti sono... :wink:
15-2-2014 11:45

Gomez mi fai sempre ridere :lol: ma questo virus da quello che ho capito colpisce siti pubblici, di una certa importanza, non utonti qualsiasi... Tuttavia i dipendenti pubblici, magari quando non fanno assenteismo vanno a cliccare proprio quel video di Belen...quello vero! :twisted:
14-2-2014 14:02

Ma accendere il cervello prima di avviare il PC no? Come sempre chi fa danno è colui o colei che siede davanti allo schermo. :pc:
13-2-2014 19:22

Complesso, sofisticato, nascosto, multipiattaforma... e tutta la magia si riduce all'eterno utOnto che clicca "Belen porno quello vero". :twisted: Mauro
13-2-2014 00:54

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