Risveglio. Sono passate dieci ore dal mio ultimo autoriconoscimento biometrico: quell'Avatar biologico dove la mia Coscienza è ospitata fa partire un veloce scandisk del sistema nervoso.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-07-2011]
Articolo multipagina, leggi la prima parte
Sono brandelli di sogno e non trailers della prossima prima TV. Me ne rendo conto riprendendo coscienza prima di aver ripreso controllo del corpo ovvero quell'Avatar biologico, dove la mia Coscienza è ospitata e che fu assemblato da mia madre e da mio padre con una primitiva tecnica di modellazione per via sessuale.
La prima sensazione è dolore generico. Poi si sistema in categorie definite e diventa torcicollo, crampi ai polpacci, mal di testa. Cosa ho fatto prima dello stand by della mia macchina biologica che può giustificare questo? Trovo una "ragione ragionevole" solo per il mal di testa.
Poi trovo giustificazione al mio risveglio nel bisogno di far pipì. Incredibile come il condizionamento culturale a non pisciarsi addosso possa imporre comportamento al mio BIOS. Un veloce scandisk del sistema nervoso riorganizza un minimo di risorse atte a portarmi verso il cesso.
Passo davanti lo specchio che da sempre è il crudele monitor del mio decadimento e mi chiedo se per caso non ci sia qualcosa di sbagliato nelle sue regolazioni. Mi mostra una faccia molto più vecchia di quella che avevo visto nella sessione precedente!
Eppure sono passate solo.... uuuuhmmm vediamo, lancio l'occhio verso un orologio a muro... e calcolo che sono passate dieci ore dal mio ultimo autoriconoscimento biometrico. Non può essere che in solo dieci ore l'aspetto del mio corpo biologico abbia riportato tanti cambiamenti di segno negativo! Deve trattarsi di un errore percettivo oppure lo specchio è tarato malamente... forse un problema di driver; d'altra parte anch'io mi sento in modalità provvisoria.
Cerco i tasti per le impostazioni lungo i bordi del vetro dal fondo metallizzato senza trovarne. Stupida, primitiva tecnologia! Me ne frego e piscio. La vescica alleggerita libera ulteriori risorse disponibili per predisporre la preparazione di un confortante, profumato, eccitante caffè. Attentendo che il sublime infuso inizi a salire, accendo la prima sigaretta con l'altruistica convinzione che fumando contribuisco attivamente al bilancio sprecone e clientelare della mia nazione.
La casa è silenziosa, mia moglie è andata al suo bisettimanale appuntamento di lavoro precario sottopagato mentre io potrò godermi il tempo libero lasciatomi dal mio precario, sottopagato lavoro seguendo le mie idee che (diciamolo) oggi come oggi è un lusso che non possono permettersi nemmeno i Papi e i Re.
I cinquanta decibel di rumorosità relativa del mio trappolone digitale equipaggiato con Pentium IV Northwood, se non il miglior processore che l'ingegno Umano abbia mai concepito almeno il miglior trattore, mi ricordano che prima del mio crollo psicofisico non avevo fatto lo shutdown... porca miseria! Milioni di cicli di clock sprecati! Ho dormito con il PC acceso. Ho buttato Vita e Tempo macchina in uno stupido stato idle.
La barra delle applicazioni riporta il mio sistema nervoso allo stato "pre hybernate". Bevo una lunga sorsata di caffè e accendo una seconda sigaretta; sono quasi in full operative mode. Eppure sento un senso di disagio sottile non riconducibile a un immediato "causa-effetto".
Inizio ad agire riportando in primo piano le finestre e verifico la condizione di Osim attiva, client attivo, wan disponibile. Anche gli applicativi di sicurezza sono operativi e non segnalano anomalie. Una veloce occhiata ai processi attivi sembra dare una condizione di normalità.
Scorro la shell della Osim e vedo una coda di log che segnala attività che non ricordo di aver condotto. Per un attimo provo un apparentemente immotivato capogiro... poi realizzo di aver spento la seconda sigaretta e di averne accesa una terza ed arbitrariamente creo l'associazione fra le due cose.
Vado in bagno portandomi il cellulare su cui ho installato Poker 5 a cui adoro giocare durante le sedute di emissione scorie. Ritorno e la shell Osim che stava in stato di focus scorre velocemente mostrando variazioni al contenuto del DB. Curioso! Eppure non c'erano requests in attesa.
Sospetto un'intrusione (estremamente poco probabile) nella mia Sim e lancio la lettura del log del Band Width Monitor. Non c'è traccia di traffico esterno nelle ultime 14 ore, corrispondente a quanto ricordo di aver fatto. Focalizzo l'attenzione sul client Hippo Osim e perlustro i menù con il tacito assenso del mio Avatar.
Mi prende un colpo! Sangue gelido e stomaco stretto. Mi sale un moderato e inespresso conato di vomito. Spinto non so da quale ragionamento induttivo prima che deduttivo corro ad aprire la mappa della Sim e vedo che da una che era adesso sono nove. Freneticamente mi teletrasporto da una all'altra per scoprire che sono tutte realizzate con la stessa magica maestria che so di non avere!
Torno all'home del mio Avatar per scoprire, sempre più sorpreso, che la rozza costruzione che avevamo tirato su con l'altro me digitale è adesso una meravigliosa costruzione che difficilmente un buon architetto avrebbe potuto realizzare in Autocad.
Mi sento male! Chiudo tutto! Arresto il sistema e corro al bagno per vomitare. Nella corsa liberatoria verso la tazza mi cade l'occhio sullo specchio... sono passati circa sessanta minuti dall'ultima autovalutazione e sembro ancora più vecchio...
Ma quando stai affacciato sul water cercando di buttar fuori sostanze tossiche, tossine naturali e possibilmente quell'impalpabile ma disturbante sostanza detta anima, pure l'idea di essere invecchiato di cinque anni in un'ora diventa trascurabile.
Razionalizzo. Sono i postumi della sbornia, tutto questo non sta succedendo veramente. Adesso torno alla mia postazione e ne avrò la prova provata! Varco la porta dello studio e i cinquanta decibel di ronzio mi agghiacciano il sangue. Di nuovo è tutto acceso.
Indice
1 - Prima parte
2 - Seconda parte
3 - Terza parte
4 - Quarta parte
5 - Quinta parte e strepitoso finale
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Dangerotto