Appello di scrittori di tutto il mondo contro lo strapotere degli stati e delle multinazionali che intercettano le comunicazioni di tutti: da Umberto Eco a Erri de Luca.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-12-2013]
Gli italiani Umberto Eco ed Erri de Luca, l'indiana Arundhati Roy e poi Gunter Grass; ma anche Ian McEwan e Don DeLillo, Petros Markaris e Javier Cercas.
Sono solo alcuni nomi dei 560 scrittori e intellettuali di tutto il mondo che hanno firmato un appello contro lo strapotere degli stati e delle imprese multinazionali che minacciano la privacy e la libertà di comunicazione di tutti i cittadini del pianeta.
Nell'appello gli scrittori affermano: "Una persona sotto sorveglianza non è più libera; una società sotto sorveglianza non è più una democrazia. Per mantenere una qualche autenticità i nostri diritti democratici devono valere nello spazio virtuale come in quello reale". L'articolo continua qui sotto.
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Concludono: "Facciamo appello agli stati e alle imprese perché rispettino questi diritti. Facciamo appello a tutti i cittadini perché lottino in difesa di questi diritti. Facciamo appello alle Nazioni Unite perché riconoscano l'importanza fondamentale della protezione dei diritti civili nell'era digitale e della creazione di una Carta internazionale dei diritti digitali. Facciamo appello ai governi affinché sottoscrivano tale convenzione e vi aderiscano.
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